Wikileaks disinformazione calcolata

Dopo la drammatica pubblicazione di un video militare americano di un elicottero che sparava su giornalisti inermi in Iraq, Wikileaks ha guadagnato notorietà e credibilità a livello mondiale quale audace sito web che rende di pubblico dominio materiale sensibile proveniente da delatori all’interno dei vari governi. Il suo ultimo “colpo” riguarda la presunta fuga di migliaia di pagine di documenti, presumibilmente sensibili, riguardanti delatori degli americani tra i talebani in Afghanistan e i loro legami con persone in alto, legate ai servizi segreti militari pakistani ISI. Tuttavia, la realtà suggerisce che, lungi dall’essere una fuga di notizie onesta, essa è invece una disinformazione calcolata a favore degli Stati Uniti e, forse, dei servizi segreti israeliani e indiani, ed è una copertura del ruolo degli Stati Uniti e dell’ Occidente nel traffico di droga dall’Afghanistan.
Dal momento della pubblicazione dei documenti afgani qualche giorno fa, la Casa Bianca di Obama ha dato credibilità alla fuga di notizie, sostenendo che ulteriori fughe possono rappresentare una minaccia per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti. Eppure, i dettagli dei documenti rivelano ben poco di sensibile. L’unica figura più spesso menzionata, il generale (in pensione), Hamid Gul, ex capo dell’agenzia dei servizi segreti militari pakistani, ISI, è l’uomo che nel corso degli anni ‘80 coordinava la guerriglia mujaheddin, finanziata dalla CIA, in Afghanistan contro il regime sovietico. Negli ultimi documenti di Wikileaks, Gul è accusato di aver regolarmente incontrato i capi di Al Qaeda e dei Talebani e orchestrato attacchi suicidi contro le forze della NATO in Afghanistan.
(…)
Il ritenere oggi Gul il principale collegamento con i “talebani” afgani fa parte di un più ampio disegno dei recenti sforzi americani e inglesi di demonizzare l’attuale regime pakistano come una parte fondamentale dei problemi in Afghanistan. Una siffatta demonizzazione aumenta notevolmente la posizione del recente alleato militare degli Stati Uniti, l’India. Inoltre, il Pakistan è l’unico paese musulmano in possesso di armi atomiche. Alle Forze di Difesa Israeliane e all’agenzia dei servizi segreti israeliana Mossad piacerebbe moltissimo cambiare la situazione. Una falsa campagna contro il politicamente schietto Gul via Wikileaks potrebbe essere parte di tale sforzo geopolitico.
Il Financial Times di Londra afferma che il nome di Gul compare in circa 10 dei 180 files riservati degli Stati Uniti i quali sostengono che i servizi segreti del Pakistan sostenevano i militanti afghani che combattono le forze NATO. Gul ha dichiarato al giornale che gli Stati Uniti hanno perso la guerra in Afghanistan, e che la fuga dei documenti aiuterebbe l’amministrazione Obama a deviare la colpa, suggerendo che il Pakistan sia responsabile. Gul ha detto al giornale, “Sono il capro espiatorio preferito d’ America. Non riescono ad immaginare che gli afgani possano vincere guerre per conto proprio. Sarebbe una vergogna senza fine che un generale di 74 anni che vive una vita ritirata e che controllava i mujaheddin in Afghanistan risulti nella sconfitta d’America”.
Alla luce dei più recenti documenti afghani di Wikileaks, notevole è l’attenzione sul 74enne Gul. Come ho scritto in un pezzo precedente, Warum Afghanistan? Teil VI: Washingtons Kriegsstrategie in Zentralasien, pubblicato a giugno su questo sito, Gul è stato esplicito sul ruolo delle forze armate americane nel contrabbando di eroina afgana fuori dal paese attraverso la base aerea ad alta sicurezza Manas, nel Kirghizistan.
Inoltre, in un’ intervista all’ UPI del 26 settembre 2001, due settimane dopo gli attacchi dell’11 settembre, Gul dichiarò, in risposta alla domanda chi ha fatto l’11 Settembre Nero?, “Il Mossad e alcuni suoi complici. Gli Stati Uniti spendono 40 miliardi di dollari l’anno per le sue 11 agenzie di Intelligence. Questo fa 400 miliardi di dollari in 10 anni. Eppure l’amministrazione Bush dice che è stata colta di sorpresa. Io non ci credo. Entro 10 minuti dall’ attacco alla seconda torre gemella nel World Trade Center, la CNN disse che lo aveva fatto Osama bin Laden. Quello era un pezzo di disinformazione pianificata dagli autori reali … “. Gul evidentemente non è ben gradito a Washington. Egli sostiene che la sua richiesta di visti di viaggio per il Regno Unito e gli Stati Uniti gli sono stati ripetutamente negati. Fare di Gul il nemico acerrimo sarebbe andato proprio bene a qualcuno a Washington.
(…)

Da Operazioni nascoste dell’intelligence dietro la diffusione di documenti “segreti” di Wikileaks?, di F. William Engdahl.

28 novembre 2010

Ed è bene che resti dov’è…

4 thoughts on “Wikileaks disinformazione calcolata

  1. Negli Stati Uniti la società controlla due enti di beneficenza, registrati come organizzazioni non profit, esenti da obblighi fiscali e che agiscono da “testa di ponte” per il sito web. Assange non ha però rivelato i nomi delle due organizzazioni, sostenendo che avrebbero potuto «perdere parte dei loro finanziamenti».

    da Il volto oscuro di WikiLeaks,
    di Eliana Di Caro
    http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2010-08-24/volto-oscuro-wikileaks-080646.shtml?uuid=AYsZ1LJC#continue

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  2. L’ultima volta, le rivelazioni dovevano servire a demonizzare il Pakistan. Wikileaks aveva cercato di suggerire che fosse il Pakistan ad addestrare i talebani in Afghanistan. Tuttavia i talebani sono Pashtun e non si curano molto del Pakistan, essendo suoi “nemici di sangue”. Grazie a queste rivelazioni, Israele e India sono riusciti a trovare utili alleati contro il Pakistan, che è l’unica potenza islamica con capacità nucleari. I talebani hanno ricevuto aiuti di ogni genere dal Mossad e dal RAW [Research and Analysis Wing, altra agenzia d’intelligence israeliana, NdT], circostanza che Wikileaks ha fatto di tutto per tenere nascosta.

    In alcune vere rivelazioni, l’ex traduttore dell’FBI Sibel Edmonds aveva dimostrato l’esistenza di documenti che evidenziavano come i voli delle “extraordinary renditions” fossero in realtà utilizzati per dare passaggi ai terroristi e trasportare tonnellate di droga e di denaro contante. Ogni giorno intere casse di denaro escono dall’Afghanistan. Come mai non una sola pagina, non una sola parola relativa a questi argomenti, che sappiamo bene essere presenti nei dati americani, hanno raggiunto Wikileaks?

    Perché Wikileaks dedica più tempo a tentare di nascondere i fatti che a renderli noti? Quando anche questo scoop si affievolirà, le accuse di stupro contro Julian Assange verranno forse nuovamente tirate fuori dal cassetto per tenerlo vivo ancora un po’? L’altra volta sono stati un po’ schizofrenici: prima c’erano le accuse, poi non c’erano più, poi c’erano di nuovo. Era come una telenovela mal sceneggiata. Ci è appena giunta una notizia secondo la quale Julian Assange sarebbe riuscito a sfuggire agli squadroni della morte del Pentagono. Ci dicono che egli è virtualmente scomparso dalla faccia del pianeta. Ma abbiamo anche un programma di apparizioni pubbliche e di interviste che Assange dovrà rilasciare, rimaterializzandosi misteriosamente ogni volta che ve ne sia bisogno. Ah, se avessimo un potere come questo.

    E queste nuove “rivelazioni”?
    Esse sono probabilmente dirette contro l’Iran.

    Chiunque rimanga sorpreso o sconvolto nello scoprire che le forze di sicurezza irakene uccidevano e torturavano i prigionieri, vive evidentemente su un proprio pianeta personale. Erano gli assassini e i torturatori di Saddam. Poi sono diventati i nostri. Cos’altro dovrebbero fare dei torturatori e degli assassini?

    C’era un motivo preciso per l’invasione dell’Iraq, al di là di tutte le menzogne, di tutti gli omicidi, di tutta la corruzione. Israele voleva l’Iraq distrutto. Riuscirà mai Wikileaks a parlarci di qualcosa di concreto?

    da WIKILEAKS: UN ALTRO PO’ DI MANGIME PER POLLI,
    di Gordon Duff
    http://blogghete.blog.dada.net/post/1207165075/CHI+C%27E%27+DIETRO+WIKILEAKS+%28NON+SFORZATEVI+TROPPO%29

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  3. Lo sa che Gheddaffi, il capo della Libia, prende il botox ed è ipocondriaco? Whiskylisch dice che si porta sempre dietro una stangona di infermiera, una bionda mozzafiato, chissà la moglie come si rode il fegato. Sono rivelazioni sconcertanti, lei mi capisce, qui lo dico e qui lo nego. Mi deve promettere di non ripeterlo in giro. Se si venisse a sapere che gliel’ho detto io, le reazioni internazionali potrebbero essere imprevedibili. Si rischierebbero incidenti diplomatici a non finire, come l’11 settembre, quando mio fratello andò a dire al ragioniere del piano di sotto che aveva visto sua moglie con il signor Sbardellati, quello che vende le casseforti.

    Ho letto anche che Berlusconi sta sempre a braccetto con Putin e conclude affari con la Russia che agli Stati Uniti non piacciono e che avvantaggiano le aziende italiane come Eni e Finmeccanica.

    Sì, detto così non sembra una brutta cosa, ma deve esserlo per forza se lo dice Whiskylisch e se “Repubblica” lo ha messo in prima pagina. Del resto, ho letto anche che i dirigenti di Finmeccanica li stanno arrestando tutti, quindi qualcosa di disonesto devono aver fatto. Io, se fossi in loro, starei attenta a fare affari con i russi, sapendo che agli Stati Uniti non fa piacere. Lo vede poi che casini succedono? E poi quel Putin a me fa paura, ha sempre quella faccia seria… Whiskylisch dice che i diplomatici americani gli hanno dato del “cane alfa”, pensi un po’ lei, devono essere proprio incacchiati per dare del cane ad un capo di governo. Io, se fossi in lui, starei più attenta.

    E anche alla signora Merkel, quella tedesca cotonata che si dà tutte quelle arie! Sapesse quante gliene ha dette Whiskylish! Invece tutti parlano bene di quel signor Netanyahu, il capo di Israele, che deve essere davvero una persona distinta e irreprensibile. Su di lui, Whiskylisch non ha pubblicato neanche un documento, neanche un pettegolezzo, neanche una relazione sentimentale fuori dai canoni. Lui sì che è uno che sa come si sta al mondo. Non lo dico perché sono ebrea, ma in Israele nessuno si fa prendere con le braghe calate in certi maneggi con le attricette e con i cani alfa! Sono il paese più morale del mondo, lo sa che perfino il loro esercito si comporta in modo umano e compassionevole quando spara ai palestinesi? L’ho letto su “Repubblica”, e anche Whiskylisch non ha niente da obiettare su questo.
    (…)

    da La portinaia globale,
    di Gianluca Freda
    http://blogghete.blog.dada.net/post/1207165683/LA+PORTINAIA+GLOBALE

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  4. riceviamo da Alessandro Lattanzio (Aurora blog e sito) e volentieri pubblichiamo:

    Ultima di Wikileaks: “Benitez è un agente del KGB mandato da Putin per avvelenare i giocatori dell’Inter”, un cadeaux per Silvio.
    Se gli USA avevano qualcosa in testa, con questa trovata si sono screditati davanti a tutto il mondo. O si tratta di un atto di disperazione dei vertici statunitensi allo sbando, oppure è una trappola congegnata contro i Clinton e la famiglia Brzezinski.
    Con questa figuraccia planetaria, gli USA raccolgono crasse risate nel mondo; pure Dario Vergassola se ne fa beffe.
    E’ un impero che declina tra i frizzi e i lazzi, un muoia Sansone con tutti i filistei? Si tratta di uno scontro interno all’apparato dirigenziale statunitense. Un modo plateale per eliminare, o quantomeno ridurre, l’influenza di Hillary Clinton (che insulta pesantemente anche leader amici degli USA come Sarkozy e Merkel) e soprattutto quella di Zbignew Brzezinski.
    I vertici militar-spionistici degli USA riconoscono che la partita in Afghanistan è perduta, e per non sopportare da soli il peso di tutta la responsabilità, colpiscono, in questo modo ‘trasversale’, il principale responsabile del pantano afghano: proprio Brzezinsky, che negli ultimi anni ’70 aveva avviato l’operazione ‘Ciclone’ volta a finanziare e armare la guerriglia anti-comunista in Afghanistan.
    Oggi, con l’amministrazione Obama, Brzezinsky ha ripreso il ruolo che ebbe 30 anni fa, puntando tutte le carte sul tavolo afgano-pakistano; ma stavolta si tratta di una mano perdente. E la fazione legata al generale McChrystal, silurato qualche mese fa proprio sulla gestione delle operazioni belliche USA/NATO in Afghanistan, con la mossa Wikileaks, cerca di silurare l’asse Clinton/Brzezinsky prima che questo scarichi le colpe della sconfitta afgana sugli attuali vertici militari e d’intelligence degli USA.
    Mossa dettata anche dalle imminenti dimissioni del segretario alla difesa Robert Gates, ultimo riparo politico delle fazioni militar-spionistiche probabilmente destinate a svolgere il ruolo di futuri capri espiatori per la sconfitta di Washington in Asia Centrale.
    [grassetto nostro]

    a conferma di questa interpretazione, la seguente notizia:
    http://it.notizie.yahoo.com/7/20101201/twl-wikileaks-assange-a-time-clinton-si-09e26cd.html

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