Al Gurnov per rt.com
Consideriamo per un momento quale sarebbe la risposta da Washington se la Russia annunciasse l’inizio di giochi di guerra internazionali vicino ai confini americani. Impossibile, dite? Eppure è quasi esattamente quello che il Pentagono ha annunciato vicino alla Russia.
“Il Ministero della Difesa russo ha annunciato che oltre 350 soldati russi e 80 veicoli blindati con copertura aerea inizieranno una marcia di 300 miglia attraverso il Messico la prossima settimana, segnalando l’inizio di giochi di guerra multinazionali BRICS nella regione.”
La dichiarazione fittizia di cui sopra suona un po’ come uno scherzo, o qualcosa di impossibile da immaginare. Dopo tutto, per quale scopo la Russia dovrebbe patrocinare l’invio di truppe internazionali vicino al confine degli Stati Uniti? Quindi, come si spiega questo altro pezzo di notizia molto vera: oltre 350 soldati americani e 80 veicoli dell’esercito americano con la copertura dell’US Air Force inizieranno una marcia di 400 chilometri attraverso la Romania questa settimana, segnalando l’inizio di giochi di guerra multinazionali NATO in Romania.
Suona un po’ più credibile, non è vero? E dimostra il semplice fatto che la NATO e gli Stati Uniti hanno creato per se stessi una reputazione di essere aggressivi, dal grilletto molto facile, mentre la Russia, che la scorsa settimana ha festeggiato il 70° anniversario della sua vittoria sul fascismo, ha dichiarato la propria intenzione di non andare mai più in guerra.
Dopo aver assunto il titolo di “vincitori” della Guerra Fredda, gli Stati Uniti e i loro alleati occidentali hanno categoricamente trascurato importanti leggi internazionali in uno sforzo sfacciato di imporre la loro volontà in tutto il mondo. Sono tornati alla vecchia pratica del 20° secolo di dividere il mondo in amici e nemici in un pericoloso gioco geopolitico “a somma zero”. In effetti, la NATO promise di impegnarsi a non espandersi a Est in cambio della riunificazione della Germania e del ritiro militare sovietico dall’Europa. Tuttavia, questa promessa si è rivelata essere uno scherzo ancora più grande di quello che apre questo articolo.
Nel quadro del cosiddetto “Partenariato Orientale”, l’infrastruttura della NATO continua la sua marcia ad est verso i confini della Russia. Questa mossa ha praticamente distrutto i legami storici che la Russia ha avuto con almeno una dozzina di Stati, cui è stata data una falsa scelta, artificiale di essere “o contro la Russia, o contro il resto d’Europa”. C’è stata anche la costruzione di un nuova Cortina di Ferro – eretta questa volta dall’Occidente – che impedisce l’espansione del commercio, delle relazioni economiche, umanitarie e culturali tra le persone.
Per questo motivo, quando i ministri degli Esteri della NATO, dopo un banchetto in Turchia, si sono lasciati andare e hanno cantato “We are the World”, le persone in tutto il mondo hanno udito invece le parole “We are the WAR”.
Questo atto pubblico è stato ampiamente deriso sulle reti sociali, con un commentatore a dire che la NATO “dovrebbe attenersi a cantare invece delle loro solite campagne di bombardamento”. Michael Jackson e Lionel Richie scrissero ed eseguirono la loro epica canzone nel 1985, nel tentativo di contribuire a raccogliere 6,5 milioni di dollari per le vittime della carestia in Africa. Il rifacimento turco del successo degli anni ’80 tocca una cattiva corda, celebrando come fa i miliardi che la NATO è riuscita a spendere per le guerre in Afghanistan, Irak e Libia, per non parlare delle migliaia di morti nelle operazioni con droni e dei bombardamenti sotto l’insegna “Guerra al Terrore “. E questo solo dall’inizio del secolo!
Ma il più grande risultato dell’alleanza militare di cui sopra è rendere un conflitto militare con la Russia più probabile che mai. E’ tutto in un rapporto pubblicato di recente dalla missione permanente russa presso la NATO. Russia-NATO: fatti e miti indaga in dettaglio la differenza tra gli sforzi dichiarati della NATO per mantenere la pace e la sicurezza in Europa e i fatti storici, che mostrano la ragion d’essere dell’alleanza: affrontare la Russia come suo avversario principale.
Qui ci sono solo alcuni dei numerosi titoli giornalistici che enumerano le recenti mosse della NATO:
– L’impegno della NATO: US Army sostiene esercitazione delle forze speciali lettoni…
– Georgia, Romania: la NATO consolida il controllo del Mar Nero…
– Esercitazioni del gruppo navale della NATO con la Marina del Marocco…
– La Polonia erige torri di osservazione NATO sul confine con la Russia…
– Gli Stati Uniti lanciano ancora altri giochi di guerra in Estonia…
– Caccia F-15 dell’US Air Force in Bulgaria per partecipare ad esercitazioni militari…
– L’unità lanciamissili Jason Dunham della US Navy entra nel Mar Nero…
E, l’ultimo: “Operazione Risoluzione Atlantica-Sud: il Pentagono prepara la Romania per un conflitto con la Russia”. Secondo fonti ufficiali, le truppe del 2° Squadrone, 2° Reggimento di Cavalleria inizieranno una marcia dalla base aerea Mihail Kogalniceanu dirigendosi al Centro di Addestramento per il combattimento delle forze di terra rumene di Cincu. Lì si uniranno ai loro omologhi canadesi, britannici e rumeni. L’esercitazione militare, con la partecipazione di 1.500 soldati provenienti da quattro Paesi della NATO, andrà avanti fino al 6 giugno. Washington non fa mistero che questa cosiddetta marcia di cavalleria attraverso la Romania è un segnale diretto alla Russia, che si oppone alla espansione dell’alleanza militare NATO verso i suoi confini.
Dopo il crollo dell’Unione Sovietica, la NATO ha adottato 12 nuovi Stati membri – tutti ex alleati sovietici, dall’Estonia al nord, fino all’Albania, nel sud. Nello stesso periodo di tempo, la NATO ha cercato di convincere i Russi che nel mondo post-Guerra Fredda essa non è più una mera alleanza militare, ma piuttosto un’organizzazione politica volta a stabilire la pace, la sicurezza e la comprensione. Un’entità desiderosa di collaborare con la Russia al fine di prevenire conflitti militari e superare problemi politici. Ma in realtà la NATO si è trasformata in una organizzazione aziendale militare privata, al servizio del suo sponsor principale, gli Stati Uniti d’America.
In un’epoca in cui i concetti sono stati completamente distorti, “aggressione” ora sta per lotta per la pace. Ma la NATO avrà bisogno di più che cantare “We Are the World” per giustificare un bilancio militare superiore a 1.023 miliardi di dollari (di cui 735 miliardi dagli Stati Uniti), rispetto alla spesa della Russia, che è 17 volte inferiore (60 miliardi). Quel numero pone la Russia come 40° al mondo in termini di percentuale del bilancio della difesa in rapporto alla lunghezza dei suoi confini statali.
Nel frattempo, il ruolo dell’Europa in questa pericolosa lotta di potere tra Mosca e Washington è lo stesso di entrambe le guerre mondiali: Washington ritiene che sia il più probabile campo di battaglia nel caso in cui la sua prossima avventura militare sul continente si trasformi in una guerra vera e propria. Ma la buona vecchia Europa non è “un Paese per vecchi ingenui”. Così non ci è voluto un sacco di sofisticazione per designare gli Stati dell’ex blocco sovietico quali i primi candidati a rompersi i denti sull’Orso. Tanto più che Stati falliti, come l’Ucraina, si sono anche prestati volontariamente per essere carne da cannone a prezzo modico.
Dopo che Mosca ha scoperto il bluff ucraino in occasione del vertice di Minsk, Kiev non ha altra scelta che far finta che l’Ucraina sia parte della NATO. Questo non dovrebbe essere troppo difficile considerando che ora pretendono che sia stata l’Ucraina a prendere Berlino nel 1945, ponendo fine alla guerra iniziata dalla Russia! Oggi, i leader ucraini parlano continuamente di sconfiggere i Russi nel Donbass – che nessuno ha mai visto; di un accordo di cooperazione e di sostegno con la NATO – che nessuno ha mai firmato; e di sviluppare le loro forze armate, che finora non sono riuscite a sopprimere un gruppo di guerriglieri ribelli nel Sud-Est. In effetti, le fesserie hanno raggiunto dimensioni tali che il Segretario di Stato USA John Kerry ha dovuto consigliare pubblicamente al presidente ucraino di iniziare a usare il cervello…
In conclusione, vorrei solo suggerire ai politici della NATO di astenersi da spettacoli di karaoke in futuro. Tanto più perché la loro ultima esibizione ha messo in chiaro che, come Alex Barker ha rilevato, in termini di diplomazia canticchiata l’alleanza può essere eclissata da Vladimir Putin, che in tempi più felici abbagliò Hollywood con la sua raffinata interpretazione di “Blueberry Hill”.
Traduzione di F. Roberti
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Solo su due particolari non concordo:
1: “Sono tornati alla vecchia pratica del 20° secolo di dividere il mondo in amici e nemici in un pericoloso gioco geopolitico “a somma zero”. In effetti, la NATO promise di impegnarsi a non espandersi a Est in cambio della riunificazione della Germania e del ritiro militare sovietico dall’Europa. Tuttavia, questa promessa si è rivelata essere uno scherzo ancora più grande di quello che apre questo articolo”.
Non sono tornati a una vecchia pratica, è una pratica diabolica che non hanno mai abbandonato. Dai tempi dello sterminio degli Indiani dividono il mondo in buoni e cattivi e fanno false promesse (vedi i trattati stipulati con gli Indiani, sempre infranti);
2: “La NATO si è trasformata in una organizzazione militare privata al servizio del suo sponsor principale, gli Stati Uniti d’America”.
Trasformata? Perché, prima che era?
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L’ assegnazione dei mondiali alla Russia ha creato scompiglio e per punire Putin qualsiasi appiglio è buono. Gli amerikani che CRANI.
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Questi figli di puttana stanno adottando gli stessi criteri di punzecchiamento attuati al fine di ottenere un’altra Pearl Arbur.
Avessero trovato un Nord Coreano al posto del Grande TZAR a quest’ora si conterebbero i resti dell’umanità
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@riccardo
già le assegnazioni 2010 e 2014 a Sudafrica e Brasile li avevano scottati…
per non parlare delle Olimpiadi 2016 allo stesso Brasile: scommettiamo che l’anno prossimo assisteremo a uno scenario di contestazioni a Dilma e governo brasiliano ancora più imponente di quello degli scorsi mondiali di calcio?
fateci caso: si tratta di 3 Paesi tutti membri del gruppo BRICS
un resoconto video dell’esercitazione militare NATO cui si accenna nell’articolo:
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L’ha ribloggato su magilublog.
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