In memoria di Pietro Golia

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“La scomparsa di Pietro Golia, che va ad aggiungersi a quella di Gerardo Marotta pochi giorni fa, è una grave perdita per il patrimonio culturale napoletano e meridionale, soprattutto per la sua voglia di essere, come la casa editrice da lui stesso fondata, “Controcorrente”, su temi, storici, politici, economici e culturali.
Proprio la sua casa editrice diede voce ad un intellettuale dissidente come Aleksandr Solgenitsin, che nel suo “Due secoli insieme” raccontò del ruolo che ebbe la comunità ebraica russa nella repressione stalinista e nella costruzione dell’apparato dei gulag, un tema come si può immaginare molto scottante soprattutto per i tempi, così come anche fu il primo ad affrontare temi economici come quello del signoraggio (Beppe Grillo, che ne fece uno dei suoi cavalli di battaglia nella fase embrionale, fece riferimento all’opera del Prof. Giacinto Auriti pubblicata proprio da Controcorrente) e del ruolo delle banche centrali, o anche della decrescita (allora non ancora “felice”) come naturalmente il tema dell’unificazione italiana, che nei titoli di Controcorrente assumeva i connotati di un conflitto tra massonerie (quella britannica contro quella francese, a cui evidentemente uno Stato italiano a guida sabauda faceva paura, mentre al contrario Garibaldi come anche Mazzini furono accolti a Londra dalla Regina Vittoria come dei veri e propri eroi) così come assumeva sul piano militare quello di una vera e propria annessione allo Stato sabaudo, con la conseguenza che quelli che venivano chiamati “briganti” in realtà erano semplicemente resistenti all’invasore.
Il filone prominente di Controcorrente era però quella sulla storia antica e moderna di Napoli, per Controcorrente uscirono i primi lavori di Maurizio Ponticello, come “Napoli, città velata”.
Quale miglior modo per ricordare una figura come Pietro Golia di ripubblicare un’intervista che chi scrive realizzò nel 2008, ai tavolini del Gran Caffè Gambrinus.
Ritroverete molti temi ancora attuali, nel pensiero e nel mondo della vita di un intellettuale controcorrente, perchè ha sempre preferito il sentimento alla ragione.”

Pietro Golia, una vita Controcorrente, il sentimento prima della ragione di Pietro Pizzolla continua qui.

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