La separazione tra il popolo e la nuova classe dominante sta crescendo sempre di più. Ovunque emergono nuove divisioni che rendono superata la vecchia contrapposizione destra-sinistra, che all’oggi può essere sostituita da quella tra il populismo e il governo di poche persone, o in un’accezione ideale, tra culture comunitarie e individualismo liberale.
Ma che cos’è esattamente il “populismo”?
Si tratta di un semplice sintomo di una crisi generale di chi ci rappresenta al potere? Di un’ideologia? Di uno stile? Oppure il populismo è fondamentalmente la manifestazione di una richiesta di democrazia di fronte a governi tecnici che vogliono paradossalmente governare senza il popolo?
Da oggi in libreria, l’ultima fatica di Alain De Benoist, tra i più significativi pensatori europei, scrittore, saggista, filosofo e noto conferenziere, autore di più di 80 libri e oltre 2.000 articoli, tradotti in una quindicina di lingue.
Populismo. La fine della destra e della sinistra
di Alain de Benoist,
Arianna Editrice, pp. 336, € 14,50
Io, sono dell’idea e tenacemente convinto, che tipi prima e dopo de benoist, se invece
di passare il tempo nell’ozio, coltivassero i campi non ci sarebbero questi problemi.
Il male dell’umanita’ e’ il prassitismo di queste classi di gente inutile che schiavizza
il resto con la menzogna. Tutti a zappare.
Prossima cernita sara’ fra coloro che hanno i calli sui palmi e chi non li ha.
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in bocca al lupo per il gravoso lavoro di selezione
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