Nel 1999, con Un Paese pericoloso, la vicenda degli Stati Uniti esce dal romanzo, vale dire dallo stereotipo e dal fumetto, più o meno spettacolare, consegnatoci da oltre 50 anni di colonialismo mass-mediologico, per essere restituita alla ricerca storica. Grazie a questa rilettura profonda, spregiudicata e ancora straordinariamente efficace, ci vengono mostrati gli archetipi psicologici che hanno dato vita al popolo americano; il ruolo decisivo svolto in questo processo dalla riforma protestante e dal modello antropologico di una sua espressione radicale, il Puritanesimo; il senso devastante del “fondamentalismo americano”, cioè l’atavica predisposizione a voler imporre al resto del mondo il proprio modello politico, economico, sociale e culturale sulla pelle di innumerevoli vittime in ogni angolo del pianeta; le manipolazioni della verità storica (portate a trionfale compimento nella Guerra del Golfo e poi in quella contro la Jugoslavia, per non parlare dei casi più recenti come il rovesciamento di Gheddafi in Libia, la guerra eterodiretta in Siria e le attuali tensioni con la Corea del Nord) applicate attraverso geniali meccanismi propagandistici come l’insospettabile industria del cinema di Hollywood.
Per tutti questi motivi, si è ritenuto opportuno riproporre oggi questo testo fondamentale per comprendere il senso e la portata di una nazione che si è da sempre posta come obiettivo l’egemonia mondiale, senza arretrare di fronte a niente, lucidamente e freddamente determinata al perseguimento dei propri scopi.
Un Paese pericoloso,
di John Kleeves
AGA Editrice, pp. 424, € 28
Del resto sono gli eredi degli sterminatori dei nativi pellirosse….ci si aspettava altro ?
"Mi piace""Mi piace"
peraltro, lo sterminio dei nativi è uno degli aspetti meglio affrontati in questo libro che sarebbe da adottare come testo di studio nelle scuole e università se l’Italia fosse un Paese sovrano…
"Mi piace""Mi piace"
a proposito di libri ci sarebbe da citare il caso di “Journalists for hire”, il testo introvabile del giornalista tedesco che denunciò il caso dei giornalisti europei a libro paga della CIA. L’unica versione in commercio è quella in tedesco mentre quella tradotta in inglese è sparita dal mercato e non risulta neanche scaricabile in giro per il web. Per la cronaca l’autore è recentemente “terminato”…
"Mi piace""Mi piace"
ricorre in questi giorni il primo anniversario della “scomparsa”:
"Mi piace""Mi piace"
provato a cercare online la versione in inglese in pdf, ma non ho trovato link affidabili…
"Mi piace""Mi piace"