“L’investitura di Nicolas Maduro, il 10 gennaio, provoca turbolenze politiche e mediatiche. Ri-eletto il 20 maggio del 2018, il presidente del Venezuela affronta un’operazione pianificata e concertata dagli Stati Uniti e i suoi alleati. Prendendo come pretesto iniziale le condizioni elettorali che hanno portato alla vittoria di Maduro, un pugno di governi, dipintosi per l’occasione come “comunità internazionale”, attraverso le multinazionali della comunicazione, hanno deciso di aumentare la pressione sul Venezuela Bolivariano.
Come da consuetudine nel caso del Venezuela, gran parte della comunicazione su larga scala si impegna felicemente in false notizie dimenticandosi del vero significato dell’etica giornalistica.
È opportuno per il lettore scrupoloso e desideroso di separare la verità dal falso, esporre i fatti e tornare alle condizioni dell’elezione di Maduro, analizzando la strategia di Washington per punire un popolo che, da 20 anni, è stato giudicato troppo ribelle e scomodo.”
Capire la nuova offensiva contro il Venezuela, di Romain Migus continua qui.