La loro “libertà” non è la nostra libertà


“In precedenza, veniva fatto regolarmente e funzionava: l’Occidente identificava un Paese come nemico, scatenava la sua propaganda professionale contro di lui, quindi somministrava una serie di sanzioni, affamando e uccidendo bambini, anziani e altri gruppi vulnerabili. Se il Paese non fosse crollato in pochi mesi o anni, sarebbero iniziati i bombardamenti. E la nazione, totalmente scossa, nel dolore e nell’impotenza, crollava come un castello di carte, una volta sbarcati i primi soldati della NATO.
Tali scenari sono stati ripetuti più volte dalla Jugoslavia all’Iraq.
Ma all’improvviso è successo qualcosa di importante. Questa terrificante anarchia, questo caos si è fermato; è stato scoraggiato.
L’Occidente continua a usare la stessa tattica, cerca di terrorizzare Paesi indipendenti, spaventare la gente, rovesciare ciò che definisce “regimi”, ma il suo potere mostruosamente distruttivo è diventato improvvisamente inefficace.
Colpisce e la nazione attaccata trema, grida, versa sangue, ma si rialza in piedi, orgogliosamente.
Quello che stiamo vivendo è un grande momento nella storia umana. L’imperialismo non è stato ancora sconfitto, ma perde la sua presa globale sul potere.
Ora dobbiamo capire chiaramente “perché” per poter continuare la nostra lotta, con ancora più determinazione, con ancora più efficienza.”

All’improvviso, l’Occidente non riesce più a rovesciare i “regimi” di Andre Vltchek, continua qui.

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