“Siamo in guerra. Sì. E non intendo l’Occidente contro l’Oriente, contro Russia e Cina, né il mondo intero contro un invisibile coronavirus. No. Noi, la gente comune, siamo in guerra contro un sistema globalista elitario sempre più autoritario e tirannico, governato da un piccolo gruppo di multimiliardari, che già decenni fa aveva pianificato di prendere il potere sulle persone, controllarle, ridurle a quello che una minuscola élite crede sia un “numero adeguato” per abitare Madre Terra, e per digitalizzare e robotizzare il resto dei sopravvissuti, riducendoli a una sorta di schiavi. È una combinazione di “1984” di George Orwell e “Brave New World” di Aldous Huxley. Benvenuti nell’era dei transumani. Se lo permettiamo. Ecco perché la vaccinazione è necessaria a velocità supersonica, per iniettarci sostanze transgeniche che possono cambiare il nostro DNA, per timore che possiamo svegliarci e che una massa critica possa diventare cosciente e cambiare le dinamiche. Perché le dinamiche non sono prevedibili, soprattutto non a lungo termine. La guerra è reale e prima ce ne rendiamo conto tutti, prima quelli con la mascherina e quelli che rispettano il distanziamento sociale prendono coscienza delle situazioni distopiche “anti-umane” mondiali, con cui abbiamo permesso ai nostri governi di sottometterci, maggiori sono le nostre possibilità di riprenderci la nostra autonomia e sovranità.”
Pandemia, confinamento, disastro economico: siamo in guerra?, di Peter Koenig continua qui.