
Il 10 aprile 1991 si consuma a Livorno la tragedia del Moby Prince. Solo negli ultimi anni si è tornati a parlare del traghetto, da quando è uscito un libro-inchiesta di Enrico Fedrighini e l’avvocato Carlo Palermo ha assunto il patrocinio di parte civile dei familiari del comandante Ugo Chessa (vittima dell’incidente). L’esposto presentato alla Procura di Livorno dall’ex giudice ha portato nell’ottobre 2006 alla riapertura dell’inchiesta, collocando la disastrosa collisione fra il traghetto e la petroliera della Snam Agip Abruzzo nel contesto di un’operazione militare americana coperta, nel corso della quale si trasbordavano centinaia di tonnellate di armi di cui non si conosce la destinazione.
Finora il disastro del Moby Prince non era mai stato collegato ai fatti che stiamo raccontando. C’è tuttavia questo dato incontrovertibile: a bordo del traghetto sono state individuate dalle perizie ordinate dalla Procura della Repubblica di Livorno tracce di miccia detonante alla pentrite e dell’esplosivo militare T4-Rdx, dello stesso tipo di quello trafficato da Monzer Al Kassar. E nello stesso porto di Livorno c’è la presenza – prima, durante e dopo il disastro – dell’ammiraglia della Shifco, la flottiglia di pescherecci partner di Al Kassar in alcuni dei suoi trasporti di armamento e di esplosivo.
(…)
Ricordiamo i fatti: l’incidente del Moby Prince, avvenuto la sera del 10 aprile 1991, è costato la vita a centoquaranta persone. Una tragedia tuttora senza una spiegazione esauriente, accaduta in una serata in cui nella rada di Livorno si trasbordavano ingenti partite di armi fra diverse navi militari (e civili-militarizzate) americane, e in cui diverse navi «fantasma» circolavano tranquillamente in mezzo al traffico nautico civile.
La perizia sul traghetto parla chiaro, a proposito di pentrite e Rdx: «I residui dei sette esplosivi trovati nel locale bow thruster potrebbero provenire sia da esplosivi puri presenti nello stesso contenitore sia da differenti composizioni prodotte per altri fini. Considerando l’elevata probabilità che cinque di essi (Ng, Egdn, An, Tnt, Dnt) provengano da un esplosivo commerciale per uso civile, mentre gli altri due (Petn e T4) o da un esplosivo plastico come il Semtex H o da un booster (T4) o da una miccia detonante (Petn), si può affermare di essere in presenza di un congegno esplosivo al quale manca, per essere completo, solo il detonatore».
Perché l’esplosione? Che c’entra con quanto avvenne subito dopo, ossia la collisione con la petroliera? Questi e moltissimi altri interrogativi sulla tragedia del Moby Prince non hanno mai trovato risposta. Ma tra i tanti misteri che circondano la vicenda ce ne sono alcuni che riguardano molto da vicino la storia che stiamo raccontando. Continua a leggere →
Mi piace:
Mi piace Caricamento...