Sintesi degli interventi al convegno svoltosi il 21 Aprile u. s. a Roma, quale presentazione della campagna per l’uscita dell’Italia dalla NATO.
massimo zucchetti
No NATO per la sovranità dell’Italia
Presentazione del Disegno Di Legge Costituzionale n. 1774, d’iniziativa della senatrice Paola De Pin (Gruppo Misto), per la modifica all’articolo 80 della Costituzione, in materia di ratifica dei trattati internazionali di natura militare, nonché disposizioni in materia di basi, caserme, installazioni e servitù militari.
[Modificato alle ore 11:55]
E adesso, cari signori?
“Il 12 settembre è stata depositata alla Prima Sezione del TAR Palermo la relazione di verifica del Prof. Marcello D’Amore, professore emerito dell’Università della Sapienza in Roma e maggior esperto nazionale sull’argomento, riguardante il MUOS. Il TAR, in esito all’udienza dello scorso 27 Marzo aveva chiesto infatti al Prof. D’Amore di integrare la propria relazione tenendo conto dello studio condotto dall’ISS e di quello dell’ENAV.
La Relazione del Verificatore smonta in maniera netta e totale le rassicuranti affermazioni dell’Istituto Superiore di Sanità, di ISPRA e dell’ENAV. Contiene a tratti, pur nel linguaggio scientifico e pacato del maggior esperto italiano nel settore, professore emerito all’Università della Sapienza di Roma, critiche così brucianti all’operato di quello che sarebbero tre organismi dello Stato Italiano che dovrebbero tutelare la salute e la sicurezza degli italiani, in questo caso residenti in Sicilia, che provo io stesso vergogna per loro.
Io faccio parte di un pool di dieci tecnici e scienziati che — a titolo di consulenza per i vari Comuni ed Associazioni che sono in causa al TAR — hanno presentato al verificatore del TAR un’ampia Relazione dove venivano messe in evidenza tutte le aberranti inesattezze, facilonerie, errori, sottovalutazioni dei Rapporti ISS, ISPRA e ENAV, e dove era affermato ancora una volta l’illegalità dell’autorizzazione a costruirlo, e l’assoluta infondatezza della “Revoca della Revoca” che la Regione Siciliana ha emesso la scorsa estate e che ha permesso di ultimare il MUOS, che è ora funzionante.
La Relazione di noi tecnici non è stata diffusa finora per correttezza, in quanto non si voleva che la sua diffusione pubblica suonasse come un’indebita pressione sul Verificatore e sul TAR. Ma ora: E’ SCARICABILE PUBBLICAMENTE QUI.
Tutte le nostre istanze ed osservazioni tecniche e scientifiche sulla pericolosità del MUOS e sull’assoluta insufficienza e illegalità delle indagini ambientali fatte è totalmente confermata dal più autorevole esperto in materia d’Italia.
Leggiamo. Anzi, vediamo la frase principale del Rapporto in una bella foto.
E adesso, signor Crocetta? E adesso, signora Lo Bello? E adesso, scienziati e tecnici che dicevate che tutto era bello e buono? E adesso, signori dell’ARPA Sicilia? E adesso, signori del ISS e dell’ISPRA? E adesso, cari signori dell’Esercito? E adesso, signori e signora Ministri della Guerra? E adesso, signori ambasciatori e consoli USA più o meno rispettabili? E adesso, colleghi siciliani che avete sempre evitato di pronunciarvi? E adesso, “professor” Oetting del forno a micro-onde? E adesso, signori deputati e senatori del Parlamento Italiano? E adesso, signor Enrico Letta? E adesso, signor Ignazio la Russa?
Ci sarà una sentenza del TAR, a novembre. Sulla quale a questo punto non dovrebbero sussitere dubbi. Ma siamo pur sempre in Italia e già immagino l’agitarsi sottobanco di tutti quelli che rischiano ora carriera, posto, prebende.”
MUOS spento subito!, di Massimo Zucchetti continua qui.
Comiso trent’anni dopo
Un certo scalpore ha suscitato il servizio messo in onda durante la nota trasmissione televisiva Ballarò, martedì 18 u.s., sull’attuale condizione di inutilizzo in cui versa l’ex aeroporto militare di Comiso che, negli ultimi anni, con generoso impiego di risorse pubbliche, era stato riconvertito a uso civile.
Nella versione data in pasto al grande pubblico si tratterebbe di un classico, ennesimo caso di malaburocrazia, “malattia” che affligge in particolar modo le regioni meridionali del Paese. Dalla Sicilia si risponde che l’aeroporto “non è incompiuto ma azzoppato da leghisti e nordisti” (Berlusconi, Tremonti e Matteoli prima, Monti, Passera e Catricalà dopo…).
E se invece si trattasse di disinformazione strategica?
Se invece il mancato funzionamento di questa infrastruttura fosse causato dal niet degli Stati Uniti, impegnati a sviluppare l’attività dei velivoli senza pilota – in particolare i nuovi Global Hawks – presso la base di Sigonella, attività che spesso entra in conflitto con le normali operazioni dell’aeroporto Fontanarossa di Catania?
E se gli “alleati” d’oltreoceano fossero anche preoccupati dalle conseguenze che il costruendo terminale del MUOS, presso la vicina Niscemi, potrebbe avere sul traffico aereo nei cieli siciliani?
“La potenza del fascio di microonde del MUOS è senz’altro in grado di provocare gravi interferenze nella strumentazione di bordo di un aeromobile che dovesse essere investito accidentalmente”, spiegano i professori Massimo Zucchetti e Massimo Coraddu, ordinario di Impianti nucleari del Politecnico di Torino, nonché research affiliate del Massachusetts Institute of Thecnology il primo e consulente esterno del Dipartimento di energetica il secondo, autori dell'”Analisi dei rischi del Mobile User Objective System” su incarico dell’amministrazione comunale di Niscemi.
“Gli incidenti provocati dall’irraggiamento di aeromobili distanti anche decine di Km sono eventualità tutt’altro che remote e trascurabili ed è incomprensibile come non siano state prese in considerazione dagli studi progettuali. I rischi d’interferenza investono potenzialmente tutto il traffico aereo della zona circostante il sito d’installazione del MUOS. Nel raggio di 70 Km si trovano ben tre scali aerei: Comiso, a poco più di 19 Km dalla stazione di Niscemi, e gli aeroporti militare di Sigonella e civile di Fontanarossa (Catania), che si trovano rispettivamente a 52 e a 67 Km”.
Federico Roberti
E gli auguro di vincere
Federico Dal Cortivo intervista Joe Fallisi, tenore e attivista per i diritti umani che ha denunciato il governo italiano per la guerra contro la Libia
D: Sig. Fallisi, lei giovedì 27 Ottobre ha depositato una denuncia presso la Procura della Repubblica di Roma contro lo Stato italiano per violazione dell’art. 11 della Costituzione per avere posto in essere “atti ostili verso uno Stato estero”. Come è arrivato a questa decisione oserei dire controcorrente visto il totale appoggio alla guerra NATO dei partiti presenti in Parlamento e del Capo dello Stato Napolitano?
R: Ho ritenuto fosse mio dovere civico oppormi a questo corso infame della storia italiana – la sua pagina recente più nera. Io non mi sento minimamente rappresentato né dal governo, né dall’opposizione. Né, tanto meno, dal cosiddetto “Presidente della Repubblica”, vecchio arnese stalino-atlantista-massonico dalla lacrima (radioattiva) facile. E’ vero: vi è stato un “totale appoggio” del Parlamento (salvo qualche rarissimo flatus vocis fuori dal coro) rispetto alla guerra predatoria contro la Libia voluta dagli usurocrati euroamericani, e l’unanime decisione di calpestare un articolo costituzionale importantissimo, nonché di tradire laidamente il Trattato d’amicizia che ci legava alla Grande Giamahiria araba libica popolare socialista. Anche in questa occasione la Casta di centrodestrasinistra ha dimostrato quel che è, dando un motivo in più alla rivoluzione che un giorno la spazzerà via. Continua a leggere