Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha controllato i ‘vaccini’ COVID fin dall’inizio nell’ambito di un programma di sicurezza nazionale. Hanno mentito per tutto il tempo – non sono mai stati ‘sicuri ed efficaci’

Nuovi documenti rivelano che il Dipartimento della Difesa ha controllato il programma Covid-19 fin dall’inizio.
Il processo di approvazione del vaccino da parte di FDA era teatro.
Una combinazione di Atto Preparatorio, Autorizzazione all’Uso in Emergenza e Altre Transazioni d’Autorità hanno preservato da ogni responsabilità Big Pharma, agenzie governative ed enti medici che hanno distribuito vaccini non regolamentati.

Secondo la normativa approvata a livello congressuale, la ricerca di leggi attive e ulteriori dettagli ottenuti attraverso il Freedom of Information Act, il Dipartimento della Difesa possiede, implementa e supervisiona il programma del vaccino Covid-19 come “contromisura” agli attacchi stranieri. Mentre l’opinione pubblica veniva bombardata con un’orchestrata campagna propagandistica basata sulla paura, il governo degli Stati Uniti gestiva la risposta al Covid come una minaccia alla sicurezza nazionale.
La ricerca e i documenti sono stati ottenuti da una ex dirigente di una società di ricerca farmaceutica a contratto, Sasha Latypova, e dalla impegnata ricercatrice legale Katherine Watt.
Le Tre Fonti Primarie
L’operazione sotto copertura è stata orchestrata utilizzando tre cruciali procedure legali:
1. Autorizzazione all’Uso in Emergenza,
2. Atto Preparatorio,
3. Altre Transazioni emanate d’Autorità.
Il 13 marzo 2020, il Presidente Trump dichiarò un’Emergenza Sanitaria Pubblica ai sensi dello Stafford Act, ponendo il Consiglio di Sicurezza Nazionale a capo della politica riguardante il Covid. I vaccini Covid-19 sono “contromisure mediche” – una zona grigia di prodotti che non sono regolamentati come vaccini o farmaci.
“Misero il Consiglio di Sicurezza Nazionale al comando e trattarono ciò come un atto di guerra”, ha detto Sasha Latypova.
Secondo i rapporti dell’Operation Warp Speed [una partnership pubblico-privata avviata dal governo degli Stati Uniti e dall’allora presidente Donald Trump, per facilitare ed accelerare lo sviluppo, la produzione e la distribuzione di vaccini, terapie e sistemi diagnostici per contrastare il Covid-19 – n.d.c.] e dell’ASPR [acronimo di Administration for Strategic Preparedness and Response, Amministrazione per la Risposta e Prontezza Strategica – n.d.c.], il Dipartimento della Difesa ordinò, supervisionò e gestì in modo rigoroso lo sviluppo, la produzione e la distribuzione delle contromisure riguardanti il Covid, utilizzando principalmente la rete di appaltatori e consorzi militari precedentemente costituita dal Dipartimento.
Il Dipartimento della Difesa, il BARDA [acronimo di Biomedical Advanced Research and Development Authority, Autorità per lo Sviluppo e la Ricerca Avanzata Biomedica – n.d.c.] e l’HHS [acronimo di US Department of Health and Human Services, Dipartimento USA della Salute e dei Servizi Sociali – n.d.c.] ordinarono tutte le contromisure riguardanti il Covid, compresi i “vaccini”, come prototipi dimostrativi di produzione su larga scala, evitando i regolamenti e la trasparenza secondo l’Altra Transazione di Autorità citata. In quanto prototipi utilizzati nell’ambito di un’Autorizzazione all’Uso in Emergenza durante un’Emergenza Sanitaria Pubblica, le contromisure Covid, compresi i “vaccini”, non sono tenute a rispettare le leggi statunitensi in materia di qualità di produzione, sicurezza ed etichettatura.
“L’implicazione è che il governo degli Stati Uniti autorizzò e finanziò il dispiegamento sugli Americani di materiali biologici non conformi senza chiarire il loro status legale di “prototipi”, rendendo i materiali non soggetti alla normale supervisione legale, il tutto mentre mantenevano una fraudolenta pseudo presentazione “regolamentare” al pubblico”, ha detto Sasha Latypova.
“La cosa più incredibile è il fatto che le attuali leggi promulgate dal Congresso degli Stati Uniti sembrano rendere le azioni di occultamento LEGALI!”.
Nello stato di Emergenza Sanitaria Pubblica, le contromisure mediche non sono regolamentate o tutelate come prodotti farmaceutici (21 USC 360bbb-3(k)).
Il popolo americano fu indotto a credere che FDA, CDC e figure di primo piano come Anthony Fauci avessero supervisionato il programma del vaccino Covid-19.
Il loro coinvolgimento fu un’orchestrata operazione di intelligence. Tutte le decisioni riguardanti la ricerca sul vaccino Covid-19, l’acquisizione dei materiali, la distribuzione e la condivisione delle informazioni furono strettamente controllate dal Dipartimento della Difesa.
Sono stati scoperti centinaia di contratti per le contromisure riguardanti il Covid. Molti particolari di essi sono stati oscurati. Tuttavia, Latypova e Watt hanno trovato le fonti per inserire i dettagli mancanti. Un esame di questi contratti indica un elevato grado di controllo da parte del governo statunitense (Dipartimento della Difesa/BARDA). Il contratto specifica l’ambito dei prodotti finali come “dimostrazioni” e “prototipi” solo escludendo le sperimentazioni cliniche ed il controllo di qualità della produzione dall’ambito del lavoro pagato dai contratti. Per garantire che le aziende farmaceutiche fossero libere di condurre le false sperimentazioni cliniche senza rischi finanziari, i contratti comprendono la rimozione di ogni responsabilità per i produttori ed eventuali appaltatori lungo la catena di fornitura e distribuzione ai sensi del PREP Act del 2005 e della correlata legislazione federale [il PREP Act, promulgato nel 2005, autorizza il Segretario del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS) a rilasciare una Dichiarazione per fornire l’immunità di responsabilità a determinati individui ed enti contro qualsiasi richiesta di risarcimento causata da, derivante da, relativa a o risultante dalla produzione, distribuzione, somministrazione o uso di determinate contromisure mediche, ad eccezione delle richieste di risarcimento che comportano una “cattiva condotta intenzionale” – n.d.c.].
Perché non c’è nessuna iniziativa legale da parte degli enti di regolamentazione e dei tribunali? Secondo Sasha Latypova e Katherne Watt, una combinazione di legislazione approvata recentemente e di ordini esecutivi fa sì che sia legale mentire! Il Segretario del Dipartimento USA della Salute e dei Servizi Sociali non deve rendere conto a nessuno se l’Emergenza Sanitaria Nazionale continua a essere prorogata dal Congresso ogni tre mesi.
Una significativa operazione informativa fu messa in moto non appena il Covid-19 colpì. Il governo degli Stati Uniti, la comunità dei servizi segreti, i media e le Big Tech cospirarono per orchestrare ed attuare un’intensa campagna di pressione concepita per ottenere che il vaccino fosse legalmente designato secondo la Legge per l’Autorizzazione all’Uso in Emergenza, diffamando al contempo i medici dissenzienti, i critici ed i trattamenti alternativi praticabili. Questa designazione permise una rapida produzione priva dei protocolli standard di sicurezza e di salute pubblica.
Affinché un vaccino riceva la designazione ai sensi dell’Autorizzazione all’Uso in Emergenza, non possono esistere altri trattamenti o cure conosciuti. Pertanto, molti trattamenti comprovati, come l’ivermectina e l’idrossiclorochina, furono inseriti nella lista nera dei media e liquidati come “sverminatori per cavalli”, mentre in passato questi farmaci economici e prontamente reperibili erano stati acclamati per la loro efficacia.
Eminenti medici che trattano il Covid, come Peter M. McCullough e Pierre Kory, hanno affrontato attacchi senza precedenti alle loro credenziali mediche.
Qui c’è un tipico contratto di scopo per “vaccini”.

(Fonte – traduzione a cura della redazione)

Ancora largo alla paura, “contagio catastrofico”

Di Peter Koenig per Global Research, 3 gennaio 2023

Ricordate l’evento 201 del 18 ottobre 2019 a New York, ospitato dal Johns Hopkins Center for Health Security, in collaborazione con il WEF (World Economic Forum) e la Bill & Melinda Gates Foundation?
Naturalmente era presente anche l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e così pure tutti gli attori chiave a livello globale, tra cui la Banca Mondiale, il Fondo Monetario Internazionale ed effettivamente l’ONU e molte delle sue sotto-organizzazioni. Guardate qui.
Si trattava di una simulazione “teorica”, come la chiamano loro, di una pandemia da coronavirus che avrebbe potuto colpire l’intera popolazione mondiale “uno di questi giorni”…
Successe meno di tre mesi dopo. Il resto è storia.

*

Ora, gli stessi personaggi sospetti, sostituendo ufficialmente il Forum Economico Mondiale con l’OMS come sponsor chiave, hanno usato l’evento Grand Challenges Annual Meeting tenutosi a Bruxelles in Belgio il 23 ottobre 2022, per un’analoga esercitazione “teorica”, questa volta chiamata “Contagio catastrofico” – vedere qui.
È una coincidenza che la sede di questo evento sia stata Bruxelles, quartier generale dell’UE e della NATO?
È strano che questo sia emerso solo ora. E siate certi che il Forum Economico Mondiale era onnipresente.
Infatti, senza il Forum Economico Mondiale non sarebbe successo nulla di simile. Perché il Forum Economico Mondiale è il ramo esecutivo della Grande Finanza/dell’Alta Finanza – il complesso aziendale finanziario-digitale-militare che tutto insieme dirige il mondo all’ombra del consenso di Washington.
È strano che per quasi due mesi non sia emerso quasi nulla di questo evento. Perché è stato tenuto segreto finora?
Ebbene, invece di, o in aggiunta alle organizzazioni vassalle delle Nazioni Unite e alle istituzioni finanziarie controllate da Washington, come la Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale, essi invitarono uno straordinario gruppo di partecipanti, composto da 10 attuali ed ex Ministri della Salute e alti funzionari della sanità pubblica provenienti da Senegal, Ruanda, Nigeria, Angola, Liberia, Singapore, India, Germania. Di particolare interesse sono i Paesi africani.
Non ci sono coincidenze. Mentre scriviamo queste righe, l’Assemblea dei Ministri della Sanità dell’OMS, a porte chiuse, sta discutendo l’ignobile Trattato Pandemico. Presto voteranno su questo nefasto “Trattato”. Il Trattato Pandemico, come sappiamo, se votato a favore con una maggioranza di due terzi, scavalcherà tutte le autorità nazionali in materia di salute; e a partire dal 1° gennaio 2024 avrà giurisdizione al di sopra degli Stati nazionali sovrani dei 194 Paesi membri dell’OMS.
Ciò significa che avremo una tirannia sanitaria a livello mondiale. Si veda questo breve video (5:45 min) di un addetto ai lavori dell’OMS, il dottor Vincent Carroll (18 marzo 2022).
Perché i Paesi africani sono stati invitati a questa simulazione di un terribile contagio catastrofico davvero spaventoso? – Un gruppo di Paesi africani costituisce una forte opposizione – ha rifiutato finora il Trattato Pandemico. Gli Africani sanno cosa significa. E sanno persino meglio cosa significa dopo aver sperimentato la bufala del covid, che per alcuni dei loro presidenti si rivelò mortale. Poiché – alcuni presidenti africani e uno caraibico – si opposero all’agenda vaccinale mondiale, finirono per morire in strane circostanze.
Perché la presenza della Germania?
La Germania ha attualmente il governo più oppressivo d’Europa. La Germania, una superpotenza economica e intellettuale dell’UE, ha anche i movimenti di resistenza più forti d’Europa – resistenza contro la narrativa riguardante il covid e l’agenda (falsamente) verde sul clima. Resistenza contro il patto suicida per l’Europa del direttorio UE-Bruxelles, che prevede il collasso programmato dell’economia tedesca.
L’irriducibile Dr. Karl Lauterbach prestò giuramento come Ministro federale della Sanità, circa un anno fa, l’8 dicembre 2021. Riuscirà a convincere gli Africani, i Singaporiani e gli Indiani del grande bene del Trattato Pandemico per i loro Paesi e per il resto del mondo?
Ci sarà qualche incentivo speciale in termini di “denaro per lo sviluppo” in attesa dietro le quinte per i Paesi africani? Difficile dirlo. Ma tutto è possibile. Nel nostro mondo orwelliano, la distopia è diventata da tempo la nuova normalità.
Una cosa è certa: se il Trattato Pandemico dell’OMS verrà approvato, il mondo sarà in guai seri. Madre Terra potrebbe trasformarsi in una prigione sanitaria; questo, insieme alle valute digitali delle banche centrali, sarà la fine di ciò che una volta chiamavamo “libertà” e, sotto l’attenta supervisione e il pugno di ferro dell’Agenda Verde, potrebbe significare un confinamento permanente.
L’uscita dall’OMS sarà quindi nell’ordine delle cose, insieme all’abbandono del sistema monetario occidentale così come lo conosciamo. Le monete parallele, legate alle comunità esistono da tempo e possono crescere ancora, così come i sistemi sanitari basati sulle persone e sulla natura. Ci sono molti medici bravi e onesti che praticano una medicina alternativa che renderà l’umanità più sana.
Può sembrare la fine dei giochi. Ma la fine dei giochi potrebbe essere ancora sotto esame, e dalla sua polvere potrebbe sorgere una nuova società.

Lode alla crisi

“Occorre impedire che l’umanità imbocchi questa strada, bisogna combattere l’ideologia dell’élite mondialista. Occorre farlo con ogni mezzo, occorre farlo sin da ora. Anzitutto smascherando il grande inganno della “pandemia”, contrastando l’uso biopolitico autoritario che ne viene fatto, quindi opponendo un’opposta visione della società e del mondo. Perderemmo la partita se spingessimo il nostro tecno-pessimismo fino ad abbracciare un’idea di società arcadica e agreste — equivarrebbe ad auto-esiliarci nella riserva indiana che lorsignori hanno già immaginato per quelli come noi. Non si può opporre un’utopia ad una distopia, nostalgie passatiste alla progressistica furia del dileguare.
Accettare davvero la sfida significa concepire un’idea opposta di progresso, in cui la scienza sia spodestata dal suo piedistallo e considerata una delle forme del sapere nient’affatto quella suprema, in cui la tecnica sia un mezzo per l’uomo e non viceversa, in cui le forze economiche siano sottoposte a controllo sociale. Infine, contro ogni irenismo, dobbiamo ribadire che il conflitto e la lotta sono la vera forza motrice della storia, che l’umano spirito di libertà, in ultima istanza, sempre prevarrà rispetto a quello della sottomissione e della servile obbedienza.
Occorre darsi una mossa poiché siamo molto indietro per quanto attiene ad un progetto fattibile di un’alternativa di società. Per questo occorre fare come Pollicino: dobbiamo rubare gli stivali all’orco per procedere spediti in una diversa direzione.
Occorre farlo ora che l’umanità è posta innanzi ad un bivio. Siamo appena entrati uno di quei passaggi storici in cui la bonaccia lascia il posto alla tempesta, alle porte di una rottura e di un brusco salto che deciderà del futuro della civiltà. L’élite ha drammatizzato la “pandemia” ed è riuscita così a trasformarla nell’evento scioccante per giustificare il salto sistemico. Invece di cadere preda dello sconforto, occorre avere l’audacia di utilizzare lo shock per utilizzarne la forza di spinta.
Lode dunque alle crisi! come sostenne Jakob Burckhardt:
«La crisi deve essere considerata come un nuovo nodo dello sviluppo […] Energie insospettate si risvegliano negli individui, nelle masse, e perfino il cielo ha un altro colore. Chi è qualcosa può farsi valere, perché le barriere sono state o vengono infrante».
Le vecchie barriere stanno in effetti cadendo. Sta a noi mostrare se siamo qualcosa, pensare e agire per farci valere.”

Da La sfida dell’avvenire, di Moreno Pasquinelli.

Pandemia, pandemia, per piccina che tu sia, tu sei sempre una badia

Di Sonia Savioli (autrice di ONG. Il cavallo di Troia del capitalismo globale)

Crisi, ultimo atto. C’è troppo debito nel mondo, ammonta a tre volte il PIL mondiale. Nel terzo trimestre del 2018 era arrivato a 244.000 miliardi di dollari. Nel 2019 ha toccato i 253.000 miliardi. Erano 173.000 nel 2008, anno della crisi anch’essa innescata dal debito: dai crediti inesigibili, dai debiti non pagati.
Nel 2018 il mondo della finanza multinazionale comincia ad essere preoccupato. Sono passati 10 anni dalla crisi del 2008, dieci anni di economia spensierata, fondata sul debito: sugli investimenti con denaro preso a prestito e spesso senza nessuna garanzia, poiché i padroni delle banche erano anche i padroni delle grandi industrie a cui i soldi venivano prestati; fondato sui consumi smodati spinti da un apparato mediatico-pubblicitario gonfiato a dismisura, sulle sovvenzioni degli Stati che s’indebitano per foraggiare le grandi industrie multinazionali di ogni tipo. Il debito è stato il motore dell’economia globale negli ultimi 10 anni, e ora si prevede il crack, il fallimento globale.
Anche i “profeti” della finanza mettono in guardia: avverrà nel 2020. Sono le previsioni delle finanziarie globali-agenzie di rating Moody’s, JPMorgan, Forbes.
Il bengodi è finito e c’è un’altra, più spaventosa minaccia che incombe anche sui loro profitti: la catastrofe climatica e ambientale in corso. Perché la consapevolezza ormai diffusa di tale minaccia mette a rischio il mercato dei combustibili fossili e crea opposizione al mercato delle grandi opere e allo sfruttamento illimitato delle risorse; perché il marasma climatico colpisce anche i profitti della grande agroindustria; perché le sempre più frequenti alluvioni, siccità, incendi mettono a rischio i profitti delle compagnie di assicurazione. Tutti soldi che si perdono, e diventa sempre più difficile succhiare il sangue di Stati già svenati da tutte le sovvenzioni e le regalie già estorte dai loro burattinai.
3 settembre 2019, l’ONU si preoccupa: “C’è un serio pericolo di recessione globale”. Ci siamo.
“Cosa facciamo adesso, Prof?”
“Quello che abbiamo sempre fatto, Mignolo: cerchiamo di conquistare il mondo”. Continua a leggere