Trofei – raccolto epico in Georgia

E’ la la prima volta nella storia moderna che un esercito vittorioso miete un tale raccolto di trofei, sufficienti ad equipaggiare almeno 6.000 soldati. I georgiani hanno lasciato tutti i loro nuovi equipaggiamenti a più affidabili custodi. E non solo gli equipaggiamenti ma anche documenti, video, fotografie, istruzioni tecniche e persino le registrazioni di telefonate riservate…

Autore di questo documentario – qui presentato in tre parti – è Arkadij Mamontov, un giornalista investigativo famoso per i suoi scoop, molti dei quali hanno dimostrato il coinvolgimento dell’Occidente nel Caucaso, nelle rivoluzioni colorate, in Cecenia. Mamontov realizza un programma chiamato “Inviato speciale” su Rossija, una delle due emittenti televisive nazionali russe che copre anche il territorio delle ex repubbliche sovietiche ed è seguita da circa 50 milioni di spettatori.

Il filmato, dunque, viene dalla “aggressiva, autoritaria ed irrilevante” Russia.
Condy dixit.

“Kosovo rubato”

La Televisione di Stato della Repubblica Ceca, che in un primo momento aveva partecipato al finanziamento del documentario realizzato da Vaclav Dvorak ed intitolato “Kosovo rubato”, relativo alle sofferenze inflitte ai Serbi abitanti la provincia di Kosovo e Metohija, ora, dopo il riconoscimento del Ministro degli Esteri della proclamazione unilaterale di indipendenza da parte albanese, si rifiuta di trasmetterlo.
I rappresentanti della Televisione di Stato giustificano il loro rifiuto sostenendo che il documentario è “sbilanciato” e caratterizzato da un “orientamento filoserbo”, tale che “il suo tono potrebbe causare emozioni negative”. Gli autori del documentario, non nascondendo il proprio disappunto di fronte alla plateale censura, replicano che effettivamente – nella produzione dell’opera – sono stati utilizzati alcuni spezzoni provenienti dagli archivi della Televisione serba, ma nessun tipo di sostegno economico è stato ricevuto dalla Serbia o dai Serbi in generale. Allo stesso tempo, hanno sfidato i censori ad indicare una singola affermazione, immagine o passaggio del documentario che sia falso o scorretto. Un invito che a tutt’oggi rimane senza risposta.
La trasmissione del documentario, programmata per la data del 17 marzo u.s., in coincidenza con l’anniversario dell’ultimo pogrom contro i Serbi del Kosovo e Metohija nel 2004, è stata dapprima posticipata ad aprile, successivamente – dopo il riconoscimento dell’indipendenza da parte del governo ceco lo scorso 21 maggio – è stata eliminata dal palinsesto in maniera definitiva.
Presa coscienza della censura subita, gli autori hanno deciso di far circolare il documentario – in lingua ceca – attraverso Internet. Ora la Televisione di Stato sta usando questo fatto come pretesto ulteriore per la messa al bando del documentario ed afferma che gli autori hanno violato il diritto di esclusiva.

Qui ne proponiamo una versione con sottotitoli in inglese, divisa in dieci parti per una durata complessiva di circa un’ora.
Buona visione.

 

 

2ª parte,                                          3ª parte,                                     4ª parte,

5ª parte,                                          6ª parte,                                     7ª parte,

8ª parte,                                          9ª parte,                                     10ª parte.