Sigonella di Vicenza gemella

sigonella

La base di Sigonella in Sicilia, dove presto arriveranno gli aerei senza pilota Global Hawks e verrà installato il nuovo sistema radar MUOS (Mobile User Objective System), è la maggiore installazione aereonavale statunitense nel Mediterraneo. Tutte le operazioni belliche made in USA compiute in Africa e Vicino Oriente negli ultimi cinquanta anni sono partite da questa base collocata proprio nel bel mezzo dell’ex Mare Nostrum. Dall’autunno 2003 “la piccola Saigon” – come la chiamano gli statunitensi – è al centro di un vasto programma di potenziamento delle infrastrutture, il cosiddetto “Piano Mega IV”. Esso comporta una spesa di 675 milioni di dollari per ampliare le piste di volo per i cacciabombardieri, migliorare la logistica e creare migliaia di nuovi alloggi per i militari (e le rispettive famiglie) stanziati nella base. I residence già consegnati sono due ed altri due sono in via di costruzione, a fronte di un notevole calo del numero del personale militare e civile ospitato a Sigonella, che in tre anni è passato dai 4.300 circa del 2003 ai 2700 del 2006. Addetti che ovviamente non si sono volatilizzati ma sono stati spostati in altri insediamenti nelle nuove aree strategiche dell’Europa orientale e dei Balcani in particolare.
Nonostante questo, gli amministratori pubblici siciliani confidano in un ritorno economico, senza valutare invece che i villaggi militari sono mondi chiusi dove anche l’indotto è gestito autonomamente tramite una rete interna. Se quindi di speranza mal risposta si tratta per quanto riguarda la creazione di nuovi posti di lavoro, un settore che invece continua a fare buoni affari è il mercato nero, dai buoni benzina – da loro pagata il 65% in meno grazie all’esenzione sulle accise di cui godono in virtù degli scellerati Accordi segreti del 1954 – alle carte d’identità di cittadini USA che vengono “smarrite” al ritmo di circa duecento all’anno.
Ma cosa lega Sigonella a Vicenza? Non solo le nuove caserme e case per i militari, ma anche l’identità di chi dovrebbe costruirle. A presentare al comune di Lentini il megaprogetto per il residence da 195.000 mq e 670.000 mc ci ha pensato la Scirumi s.r.l., di cui è socia la Maltauro Costruzioni di Vicenza che ha operato per l’ampliamento della base dell’aviazione statunitense di Aviano. In Sicilia la Maltauro ha da poco concluso la costruzione di Etnapolis, il maggior centro commerciale del sud Italia, uno scempio urbanistico di 270.000 mq, e prevede di realizzare tramite un consorzio pubblico-privato – nei terreni adiacenti – un complesso fieristico di altri 180.000 mq. Tra i soci della s.p.a. fieristica compare Banca Nuova, istituto interamente controllato dalla Banca Popolare di Vicenza, il cui presidente è l’industriale vinicolo Giovanni Zonin. L’unico imprenditore berico ad essere ammesso a colloquio privato con l’ambasciatore statunitense in Italia, Ronald Spogli, durante il sopralluogo di quest’ultimo a Vicenza nel gennaio 2007.

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