Baguettes allucinogene

Il mistero lungo 50 anni del “pane maledetto” di Pont-Saint-Esprit, che lasciò i suoi cittadini affetti da allucinazioni, è stato risolto dopo la scoperta da parte di uno scrittore che gli Stati Uniti avevano contaminato il pane con LSD come parte di un esperimento.
Di Henry Samuel per il Telegraph
[Traduzione di L. Bionda]

Nel 1951, un tranquillo e pittoresco villaggio della Francia meridionale fu improvvisamente e misteriosamente colpito da fenomeni di allucinazioni e follia di massa. Almeno cinque persone morirono, a dozzine furono rinchiuse nei ricoveri e diverse centinaia soffrirono di disturbi.
Per decenni si credette che il pane locale fosse stato involontariamente avvelenato da una muffa psicoattiva. In ogni caso ora, un giornalista investigativo americano ha svelato le prove che indicherebbero nella CIA il responsabile di una contaminazione del cibo locale con l’allucinogeno LSD, nell’ambito di un esperimento per il controllo delle menti preparato al culmine della Guerra Fredda.
Il mistero de “Le Pain Maudit” (“il pane maledetto”) ancora tormenta gli abitanti di Pont-Saint-Esprit, nel distretto del Gard, sud-est della Francia.
Il 16 Agosto 1951 gli abitanti di Pont-Saint-Esprit furono improvvisamente preda di spaventose allucinazioni sotto forma di fiamme e bestie terrificanti. Un uomo cercò di affogarsi, urlando che dei serpenti stavano dilaniando la sua pancia. Un ragazzino undicenne cercò di strangolare la propria nonna. Un altro uomo si mise ad urlare “sono un aeroplano” prima di lanciarsi da una finestra al secondo piano, rompendosi le gambe; lo stesso arrivò ad alzarsi, trascinandosi per oltre 40 metri. Un altro abitante vide il suo cuore scappare attraverso i propri piedi e pregò il suo medico di riportarglielo indietro. In tanti furono portati al manicomio locale, in camicie di forza.
La rivista Time scrisse in quel periodo: “Tra i colpiti si generava il delirio: i pazienti si dimenavano selvaggiamente nei letti, urlando che dei fiori rossi stavano fiorendo dai loro corpi, e che le loro teste erano diventate piombo fuso”.
Alla fine, si pensò che il più noto panettiere della zona avesse involontariamente contaminato la sua farina con il fungo della segale cornuta, una muffa allucinogena capace di infettare il loglio (una specie di graminacea). Una ulteriore teoria indicava il pane avvelenato con mercurio organico. H.P. Albarelli Jr., il giornalista investigativo, ritiene invece che la questione fosse legata ad un esperimento segreto della CIA e della Divisione Operazioni Speciali (SOD) dell’esercito statunitense presso Fort Detrick, Maryland.
Gli scienziati che avevano prodotto entrambe le ipotesi, scrive Albarelli, lavoravano per la Sandoz Pharmaceutical Company, con sede in Svizzera, la società che riforniva segretamente di LSD sia l’US Army che la CIA.
Albarelli è entrato in contatto con i documenti della CIA investigando sul sospetto suicidio di Frank Olson, un biochimico impiegato presso la SOD volato da una finestra del 13° piano due anni dopo l’incidente del “pane maledetto”. Una nota trascrive una conversazione tra un agente della CIA ed un dirigente della Sandoz che menziona “il segreto di Pont-Saint-Esprit” e spiega come la causa non fosse “per nulla” dovuta alla muffa tossica, bensì alla “dietilamide”, corrispondente alla lettera D dell’LSD.
Mentre raccoglieva materiale per il suo libro, Un terribile errore: l’assassinio di Frank Olson e gli esperimenti segreti della CIA durante la Guerra Fredda, Albarelli parlò con gli ex colleghi di Olson, due dei quali gli dissero che l’incidente di Pont-Saint-Esprit era parte di un esperimento di controllo delle menti messo in atto dalla CIA e dall’esercito americano.
Dopo la Guerra di Corea gli americani lanciarono un ampio programma di ricerca  nel campo della manipolazione mentale dei prigionieri e delle truppe nemiche. Gli scienziati di Fort Detrick gli spiegarono che degli agenti avevano disperso LSD nell’aria contaminando anche i “prodotti alimentari locali”.
Albarelli dichiarò che la vera “pistola fumante” era rappresentata da un documento della Casa Bianca inviato ai membri della Commissione Rockefeller creata nel 1975 per investigare sugli abusi commessi dalla CIA. Questo conteneva i nomi di un certo numero di cittadini francesi assunti segretamente dalla CIA; inoltre si faceva diretto riferimento ad un “incidente di Pont St. Esprit”. Nella sua inchiesta sull’impiego dell’LSD come arma di offesa, Albarelli sostiene che l’esercito statunitense tra il 1953 ed il 1965 riuscì anche a drogare oltre 5.700 inconsapevoli soldati americani.
Nessuna tra le sue fonti avrebbe chiarito l’effettiva conoscenza dell’operazione da parte dei servizi segreti della Francia. Secondo alcune agenzie di stampa statunitensi, i capi dell’intelligence francese avrebbero chiesto spiegazioni alla CIA seguendo le rivelazioni apparse nel libro. L’intelligence francese ufficialmente lo ha però negato.
Gli abitanti di Pont-Saint-Esprit tuttora chiedono di conoscere il motivo che li avrebbe portati di fronte a simili scenari apocalittici. “A quel tempo la gente sviluppò la teoria che un simile esperimento fosse diretto a controllare le rivolte popolari” disse Charles Granjoh, 71 anni. “Sono quasi crepato”, ha dichiarato al settimanale francese Les Inrockuptibles, “ed ora mi piacerebbe sapere il perché”.

[Si vedano anche:
Le cavie umane da laboratorio dello Zio Sam
Cavie nucleari
]

1 thoughts on “Baguettes allucinogene

  1. CIA: cosa è successo veramente nel tranquillo villaggio francese di Pont-Saint-Esprit,
    di Hank P. Albarelli Jr
    Giornalista investigativo e scrittore, vive in Florida e Vermont. Ultimo libro pubblicato: «A Terrible Mistake: The murder of Frank Olson and the CIA’s secret Cold War Experiments». Il documentato e assai dettagliato libro di Albarelli sugli esperimenti su soggetti umani inconsapevoli sponsorizzati dalla CIA e dal Pentagono. Albarelli è un membro fondatore della North American Truth and Accountability Commission on Human Experimentation.

    noble-midas-08

    Intervista a Hank Albarelli di Russia Today (12 marzo 2010):

    Documentario del Canale 2 Francese (13 marzo 2010):

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