Srebrenica balla atlantica

srebrenica

Dopo molti anni che investigo gli eventi bellici a ed attorno a Srebrenica, ho raggiunto la conclusione definitiva che non vi fu nessun genocidio. Nel luglio del 1995, mentre la città veniva conquistata dalle forze serbe, persero la vita circa 2.000 musulmani — non 8.000 come pretende la macchina della propaganda musulmano bosniaca, con il sostegno di certi politici e media occidentali. Quei 2.000 caddero in battaglia contro l’esercito serbo, mentre stava sfondando verso Tuzla. Il “genocidio di Srebrenica” è un’invenzione di Izetbegovic e Clinton, – ha dichiarato Dorin.

Su che cosa basate le vostre asserzioni che il “massacro” di Srebrenica è stato inventato da Izetbegovic e Clinton?
Si dovrebbe tenere in mente che persino i media americani scrissero abbastanza sul fatto che gli Stati Uniti stavano armando da anni le forze di Izetbegovic. L’amministrazione Clinton era molto ostile verso i serbi — i generali di Clinton erano persino coinvolti nell’operazione croata “Tempesta”, l’espulsione e l’eliminazione della nazione serba dalla Repubblica della Krajina serba e da parti occidentali della Bosnia-Herzegovina.
Allo stesso tempo, uno dei signori della guerra di Srebrenica — Hakija Meholjic — continua ad asserire che dal 1993 Clinton offriva ad Izetbegovic un massacro fabbricato contro i musulmani di Srebrenica, come una manovra che avrebbe posto fine alla guerra civile in Bosnia-Herzegovina [a vantaggio dei musulmani bosniaci].

Cosa ci dice questo?
Ci dice che hanno avuto due anni per avviare quella manovra, il tempo durante il quale Izetbegovic e Clinton venivano mitizzati ed elevati alla posizione di eroi attraverso i più influenti media occidentali.

Questo libro offre prove aggiuntive?
Il libro presenta inoltre le prove che dimostrano che 2.000 musulmani che hanno perso la vita a Srebrenica sono caduti in battaglia. Per essere in grado di pretendere che fu commesso il “genocidio” e dal momento che non avevano i corpi sufficienti per sostenere la pretesa iniziale di presumibilmente 8.000 musulmani uccisi, hanno elencato come vittime di Srebrenica numerosi combattenti musulmano bosniaci che sono morti molto prima della conquista di Srebrenica o che vennero uccisi in altre battaglie durante la guerra civile, dal 1992 al 1995. La lista delle presunte vittime di Srebrenica contiene anche i nomi di quelli che sono ancora vivi.

Intendete quelli che più tardi votavano alle elezioni…?
Esatto. Nelle elezioni bosniache del 1996, le liste elettorali contenevano circa 3.000 musulmani bosniaci che erano anche elencati come “vittime di Srebrenica”. Ciò sottolinea ulteriormente il fatto che il cosiddetto Tribunale dell’Aja non ha ancora nessuna prova del “genocidio di Srebrenica”. Invece, conta sulle affermazioni del croato Dražen Erdemovic, provate essere assolute menzogne, come ha dimostrato nel suo ultimo libro il giornalista bulgaro Germinal Civikov.

Il Tribunale dell’Aja non ritiene così…?
L’ex portavoce della NATO Jamie Shea nel 1999 ha enfatizzato che, senza la NATO, tanto per cominciare, non vi sarebbe nessun Tribunale dell’Aja. Ha asserito che la NATO ed il Tribunale dell’Aja sono “alleati ed amici”. Tra gli altri, l’esempio che conferma la sua affermazione è il caso del [Colonnello] Vidoje Blagojevic, condannato ad un lungo periodo di prigione a causa dei fatti di Srebrenica anche se è assolutamente innocente e non ha fatto del male a nessuno. Così, la NATO punisce i suoi avversari attraverso il Tribunale dell’Aja mentre, allo stesso tempo, protegge i suoi alleati.
(…)

Da Il “massacro di Srebrenica” inventato da Bill Clinton e Alija Izetbegovic.

[In attesa di un’eventuale edizione italiana del testo di Alexander Dorin, si può utilmente leggere Il dossier nascosto del “genocidio” di Srebrenica, pubblicato nel 2007 dall’editore La Città del Sole, e consultare il sito srebrenica-report.]

17 thoughts on “Srebrenica balla atlantica

  1. non c’entra niente ma inseriamo qui per dare un minimo di evidenza all’importante notizia:

    (AGI) – Nyt, 24 ago. – Contrordine. Le tanto vituperate “entraordinary rendition”, la controversa pratica sinonimo dell’era Bush in cui detenuti di particolare interesse venivano spediti in paesi terzi per essere interrogati continuera’ sotto anche l’amministrazione Obama. Il tutto pero’ con un livello di controlli piu’ alto che in passato per essere certi che non verranno usati metodi assimilabili alla tortura.
    E’ quanto rivela New York Times secondo cui il compito di verificare il rispetto delle regole sara’ affidato al dipartimento di Stato che dovra’ ricevere da paesi terzi l’assicurazione che i detenuti non verranno torturati.

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  2. questa invece c’entra:

    (ANSA) – BELGRADO, 25 AGO – Ratko Mladic, l’ex capo militare dei serbo-bosniaci ricercato per genocidio e crimini di guerra, sara’ arrestato entro la fine dell’anno. Lo prevede il procuratore serbo Vukcevic, secondo il quale le ricerche continuano a pieno ritmo per giungere alla cattura di Mladic e di Goran Hadzic, l’ex leader politico dei serbi di Croazia anche’egli ricercato dal Tribunale dell’Aja.
    Mladic e’accusato di genocidio e crimini contro l’umanita’ per l’assedio di Sarajevo e il massacro di Srebrenica.

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  3. Dovresti andare a Srebrenica e vedere i cimiteri per dire quante vittime ci sono,sei falso e secondo me sei dll’altra spoanda cosi pali solo della verità che sta bene a te. Il mondo non è scemo per credere alle tue idiozie.

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  4. Sono senza parole… e come dire
    che guardando i filmati dei bombardamenti su Sarajevo
    quelle che cadevano sulla gente non erano granate
    ma fuochi d’artificio. Documentarsi e la cosa migliore…

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  5. infatti, vi invitiamo a documentarvi ulteriormente per il tramite dei testi che abbiamo segnalato qui e – magari – successivamente formulare delle critiche circostanziate alle tesi esposte senza dimenticare la buona educazione.
    [eventuali future insolenze sono destinate a finire nella spazzatura]

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  6. ho già letto il libro di Elsasser (Menzogne di Guerra) ed il dossier su Sebrenica della Città del Sole. Mi sono convinto che certi “massacri” sono stati costruiti a tavolino per giustificare gli interventi della NATO. Purtroppo è difficile fermare la valanga della disinformazione alimentata dai mass media controllati dai poteri forti occidentali, ma bisogna insistere nell’informazione corretta, Vincenzo

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  7. spesso però ci capita di pensare che se la gente fosse meno “in-formata” avrebbe ancora la sensibilità sufficiente per individuare i raggiri a cui è quotidianamente sottoposta dall’apparato mediatico.
    il quale, più che ad ottenerne il consenso, pare diretto (tramite la diffusione di un incessante ed indifferenziato “rumore di fondo”) a nutrire l’inerzia e l’apatia rispetto una situazione socio-politica da far percepire come data una volta per tutte ed immodificabile.
    insomma, non crediamo molto al paradigma dell'”informazione corretta”, espressione che fra l’altro richiama alla mente sinistri contesti. e perdona se ci siamo persi in sociologismi

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  8. Sono d’accordo sugli effetti nefasti dell’indifferenziato “rumore di fondo” di cui parla byebyeunclesam nella sua risposta del 13.1, ma nel caso specifico di Srebrenica si tratta di una bufala attentamente studiata e costruita a tavolino. In questo caso cercare di ristabilire la verità con documenti inoppugnabili (ad esempio la presenza di migliaia di presunte “vittime” negli elenchi dei votanti alle elezioni successive, la mancanza delle presunte fosse comuni con migliaia di cadaveri, le testimonianze dirette di militari dell’ONU presenti ai fatti, ecc.) è una cosa che va fatta e bene hanno fatto Elsasser e la Città del Sole a farlo. Non chiamiamola “informazione corretta” per non farci confondere con il noto sito sionista (chiedo venia per il lapsus). Chiamiamola semplicemente “informazione”! Vincenzo Brandi

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  9. Ratko Mladic: cosa è realmente accaduto a Srebrenica?,
    di Lee Jay Walker
    http://sitoaurora.altervista.org/Eurasia/Balkanija78.htm
    (traduzione da http://moderntokyotimes.com/2011/05/26/ratko-mladic-what-really-happened-in-srebrenica/)

    Il governo della Serbia ha arrestato Ratko Mladic, ex capo di stato maggiore dell’esercito serbo-bosniaco, ed alcune persone affermano che questo metterà fine al capitolo di questa brutale guerra civile. Tuttavia, Srebrenica è complessa perché gli eventi non sono avvenuti a causa di un fattore ma erano basati sulla fredda realtà di una complessa guerra civile, dove da tutte le parti sono stati uccisi degli innocenti. Comunque, quale Srebrenica è “reale” e quale è “immaginaria”?
    (…)

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  10. Tanto per placare gli animi…
    http://www.balcanicaucaso.org/aree/Bosnia-Erzegovina/Caro-Gianni-Mina

    A parte la battuta. A me basta ciò che ho visto e la documentazione che raccolsi. La TV di Tuzla mi fornì numerose tracce di testimonianze degli esodati verso la città da Srebrenica. Altre ne ascoltai direttamente. Ragazzi, uomini e vecchi disarmati per i boschi erano pericolosi avversari da eliminare?
    I racconti drammatici su gruppi di fuggitivi che, una volta intrappolati, si facevano saltare con una granata al centro del gruppo, puri vaneggiamenti o racconti psy-op?
    Per inciso, Tuzla era la città rimasta isolata anche per volontà di Itzebegovic poichè non schierata idelogicamente contro i “serbi” (quella parte che scelse lo scontro armato rispondendo alle provocazioni orchestrate).
    Anche le migliaia di vedove che ho visto a Tuzla nel marzo 1996, ad una manifestazione sulla verità degli scomparsi, erano una allucinnazione?
    Non posso dire certo affermare con certezza che sono stati 8000 i maschi (prevalentemente, ma giovani donne vennero prelevate dai civili fatti partire poi con i pullman, la magior parte) bosgnacchi trucidati. Ma di certo un eccidio c’è stato e qualcosa di più di qualche migliaio di vittime.
    Volete dirmi che Alex Langer l’hanno “suicidato” per una imminente strage poi inesistente? Perchè è per quello che è morto. E anche su questo, tengo a precisare, non è per sentito dire.
    Che, alla fine, tutti quelli che si sono attivati per le vicende balcaniche, con il volontariato o scrivendo, siano stati molti in buona fede strumentalizzati dai vari registi di quel “risiko” non c’è dubbio. Ma a Sarajevo, e nelle altre città dove la multietnicità doveva venire spezzata, i morti ci sono stati e tanti.
    Tatticamente, se i serbi volevano evitare la frantumazione jugoslava scelsero la strada più criminale e suicida mai vista.
    Di alcuni “provvidenziali” autoattentati in Sarajevo seppi anche io dalle mie fonti nella città. Questo per dire che esiste ancora gente, in ogni popolo che guarda alla verità e non alla parte politica e militare cui appartiene.

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  11. segnaliamo l’avvenuta edizione italiana del testo di Alexander Dorin:

    Srebrenica
    di Alexander Dorin | Zoran Jovanovic |

    Come sono an­da­te ver­a­men­te le cose

    Le stra­zi­an­ti im­ma­gi­ni che testi­mo­nia­no il mas­sa­cro di 4000 serbi. Le testi­mo­ni­an­ze dei so­prav­vis­su­ti. La po­le­mi­ca sul nu­me­ro dei mi­li­zia­ni musul­ma­ni uc­cisi. Le men­zo­gne del Tri­bu­na­le Spe­cia­le dell’Aia. Il ruolo degli USA, pad­ri­ni e finan­zia­to­ri di detto Tri­bu­na­le.

    Pre­fa­zio­ne ita­lia­na del Prof. Aldo Ber­nar­di­ni, or­di­na­rio di di­rit­to in­ter­na­zio­na­le pres­so l’uni­ver­sità di Ter­a­mo

    Con oltre 200 foto e do­cu­men­ti

    Ri­le­ga­to

    http://zambon-verlag.de/it-book.html?bookid=11

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  12. Nulla da eccepire che con i numeri si sia giocato. Nel 1995 durante l’estate dal vescovado di Sarajevo si citavano fonti locali per 15,000 vittime. Questa cifra resse alcuni anni persino fino al 2000 a mia memoria.
    Ma resta una verità. I piani di invasione della Bosnia-Erzegovina, dove solo qualche decina di migliaia di imbecilli si sarebbe sognato di dividerla, furono studiati a Belgrado (Seselj cit.). I comandi della JNA in mano a serbi fidati ebbero tali piani di invasione partendo dalle stesse caserme dislocate in BE fin dal 1991. E a Zwornik, come a Lukavica (Gracianica, Tuzla), come in qualsiasi altro villaggio nessuno pensò di sparare al vicino finchè non giunsero le colonne armate JNA dalla Serbia. E mesi prima della escaltion JNA in BE saprete meglio di me che i serbi fidati ebbero in consegna armi e viveri per iniziare la guerra, persino dentro Sarajevo.

    Quando attraversai la BN da nord a sud in autobus appena finita la guerra, nei villaggi tenuti o riconquistati a breve dalla Armja bosnacca le chiese ortodosse e cristiane erano in piedi. Dove erano passati i “serbo-bosniaci” le moschee erano state abbattute. A me basta questo per capire dove stava il meno peggio. Anche se la penetrazione mafiosa e occidentale della peggior specie è ben evidente in BE oggi come lo fu per noi dopo lo sbarco “alleato” in Sicilia nel 1943.

    Giusto far rilevare le incongruenze delle frottole che ci hanno venduto ma la cosidetta “guerra civile” è solo una definizione di comodo a mio parere per pareggiare i morti. Non c’era nessuna “certificazione medica” per dicesse al partito serbo di BE di inziare una guerra per “non restare senza patria”. Se volevano fare il gioco degli USA hanno fornito i migliori strumenti. La BE non era del tutto lo strumento Kosovo, e Siria di oggi per la penetrazione atlantica. Tutti a giocare la risiko jugoslavo ma il 90% della gente non ne voleva sapere. Tanto, che non pochi, si rifiutarono di sparare al vicino venendo trucidati dalla “propria” “etnia”. Spero si capisca il senso dei virgolettati senza ulteriori spiegazioni.

    A parte la guerra sui numeri. 2,000 tutti uccisi in combattimento? Mah… Ci sono immagini reperibili sul web di vecchi, ragazzini e uomini disarmati cannoneggiati dai “serbi di Mladic” sulle colline circostanti Srebrenica.
    Erano i figli, mariti, e nonni delle donne e figlie rimaste nel centro cittadino sperando che gli olandesi dell’ONU li avrebbero protetti. Visto che si sapeva in cosa consisteva la protezione dell’UNPROFOR allora molti si avviarono preventivamente in fuga verso i boschi (ed erano disarmati) per evitare ciò che avenne dopo quando le armati di Mladic entrarono.
    Altre “selezioni” avvennero all’entrata in S. quando furono prelevate donne giovani dalle braccia delle madri. Non vi devo spiegare per quale uso e che fine abbiano fatto quelle poverette.

    Poi ci sono le immagini di Mladic che rassicura donne e bambini per il trasferimento in pullman. Probabilmente ci sta anche la provocazione della Armja a villaggi controlalti dai “serbi” nei pressi di S. che diede il “LA” alla risposta militare di Mladic. Ma da qui a giustificare, scusate ma questa è la netta impressione, qualsiasi nefandezza (e ne hanno fatte più di tre Armja messe assieme) e eccidio perpetrato a civili sopratutto, mi sembra fuori e toglie parecchi punti sulla trasparenza e affidabilità di un blog che apprezzo da anni (come quelli “gemelli”, Aurora, etc).

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  13. segnalare l’edizione italiana di un testo che ricostruisce diversamente i fatti in questione significa giustificare le nefandezze occorse durante la disintegrazione della Jugoslavia da ciascuna delle fazioni, ognuna per la propria parte, nessuna esclusa?
    senza entrare nel merito delle dinamiche di quel macello, che vorremmo soltanto superato una volta per tutte, ipotesi difficilmente realizzabile fino a quando gli Stati Uniti e i suoi vassalli atlantisti continueranno la loro ingerenza nell’area balcanica

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