Come e perché la società del capitale fabbrica guerra e falsa opposizione

Nella società del capitale, sin dai suoi esordi, fabbricare guerra e falsa opposizione non è mai stato una semplice opzione: ha significato e significa (forse oggi più di prima) formare – non a caso da dentro la sua “anima” meglio riposta, là dove alberga il suo principio determinante – due fra le articolazioni principali che ne promuovono l’incessante riproduzione; tanto “in profondità”, nell’immaginario e nei rapporti sociali, quanto nello spazio, ormai esteso senza distinzione a tutte le aree del pianeta.
Se nel caso della guerra ciò che occupa senz’altro il davanti della scena è la secolare dimensione geopolitica ed economica dei conflitti, con la creazione di falsa opposizione siamo di fronte – a partire quanto meno dalla rivoluzione francese – alla dimensione delle strategie propriamente ideologiche che mediante dissimulazione via via più sottile mirano a porre l’establishment in una condizione di immunità invero permanente, in quanto per nulla incrinabile da forme di critica e contestazione rivelatesi “in matrice” fedeli ai suoi dettami cognitivi e “valoriali”.
Nel corso dei quattro incontri, cercheremo di vedere come queste due dimensioni fabbricate dai dominanti vengano da essi agite in effettiva, stretta simbiosi: nel confronto, incerto e non ancora dispiegato, fra la potenza egemone unipolare e gli aspiranti protagonisti del mondo multipolare; in due dei più atroci laboratori “a piaghe aperte” del Nuovo Ordine Mondiale, le guerre in Afghanistan e in Ucraina; nelle tante stanze del castello di false piste costruito, per lunghi decenni, incastonando l’ideologia della (fu) sinistra nell’anima più oscura della mondializzazione.

locandina

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.