Il Grande Orecchio della NATO

orecchio

Lo sviluppo dell’AGS (Alliance Ground Surveillance), il nuovo sistema di sorveglianza terrestre della NATO, ha generato divisioni insanabili all’interno dell’Alleanza Atlantica. Alla firma del Programme Memorandum of Understanding (PMOU) che segna i confini legali, organizzativi e finanziari del sistema d’intelligence, si sono presentati infatti solo 15 dei paesi membri dell’organizzazione nord-atlantica. Si tratta di Bulgaria, Canada, Danimarca, Estonia, Germania, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Norvegia, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia e Stati Uniti d’America. Per la gestione e il coordinamento delle attività di sviluppo e implementazione dell’AGS, le nazioni aderenti al PMOU hanno dato vita a due nuove agenzie, la NATO AGS Management Organisation (NAGSMO) e la NATO AGS Management Agency (NAGSMA). Il Comando Supremo Atlantico di Bruxelles ha inoltre comunicato che la piena capacità del sistema di sorveglianza terrestre sarà raggiunta entro il 2012, anticipando di un anno i tempi previsti.
Nel corso della riunione dei Ministri della Difesa della NATO di Cracovia, il 19 e 20 febbraio 2009, è stata formalizzata la scelta della stazione aeronavale di Sigonella quale “principale base operativa” dell’AGS. “Abbiamo scelto questa base dopo un’attenta valutazione e per la sua centralità strategica nel Mediterraneo che le consentirà di concentrare in quella zona le forze d’intelligence italiane, della NATO e internazionali”, ha dichiarato il Capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Vincenzo Camporini. Nella grande infrastruttura militare siciliana saranno ospitati i sistemi di comando e di controllo del’AGS, centralizzando le attività di raccolta d’informazioni ed analisi di comunicazioni, segnali e strumentazioni straniere. Sigonella si trasforma così in un’immensa centrale di spionaggio, un “Grande Orecchio”, della NATO capace di spiare, 24 ore al giorno, un’area che si estende dai Balcani al Caucaso e dall’Africa al Golfo Persico.
La stazione aeronavale ospiterà inoltre la componente di volo del sistema di sorveglianza, costituita da sei sofisticati velivoli senza pilota (UAV). In un comunicato stampa del 25 settembre scorso, gli alti comandi NATO hanno spiegato che “il segmento aereo dell’AGS Core sarà basato sulla versione Block 40 dell’aereo “RQ-4B Global Hawk” di produzione statunitense, dotato di un’autonomia di volo superiore alle 30 ore ed in grado di raggiungere i 60.000 piedi di altezza, in qualsiasi condizione meteorologica”.
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“Grazie all’Alliance Ground Surveillance, la NATO acquisirà una considerevole flessibilità nell’impiego della propria capacità di sorveglianza di vaste aree di territorio in modo da adattarla alle reali necessità operative”, ha dichiarato Peter C. W. Flory, vicesegretario generale per gli Investimenti alla difesa dell’Alleanza Atlantica. “L’AGS è essenziale per accrescere la capacità di pronto intervento in supporto delle forze NATO per tutta le loro possibili future operazioni. L’AGS sarà un elemento chiave per assicurare l’assunzione delle decisioni politiche dell’Alleanza e la realizzazione dei piani militari”. Il nuovo sistema non è però un mero mezzo di intercettazione e di spionaggio. Come è stato riconosciuto dal Capo di Stato Maggiore italiano, generale Camporini, nella base di Sigonella sarà allestito un “più avanzato sistema SIGINT”. Il SIGINT, acronimo di Signals Intelligence, è lo strumento d’eccellenza di ogni “guerra preventiva” e ha una funzione determinante per scatenare il “first strike”, convenzionale o nucleare che sia. Una delle articolazioni SIGINT è la cosiddetta ELINT – Electronic Intelligence, che si occupa in particolare d’individuare la posizione di radar, navi, strutture di comando e controllo, sistemi antiaerei e missilistici, con lo scopo di pianificarne la distruzione in caso di conflitto.
Nonostante l’accelerazione inferta al piano di sviluppo dell’AGS, il Comando NATO di Bruxelles ha chiesto un maggiore impegno collettivo ai paesi membri. “La partecipazione al programma resta aperto agli altri Alleati interessati”, ha dichiarato il vicesegretario Peter C. W. Flory, invitando apertamente i partner dell’Europa occidentale e la Polonia a rientrare nell’AGS. Originariamente, il piano di sviluppo del sistema di sorveglianza vedeva associate 23 nazioni.
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Con l’AGS, inevitabilmente, sarà dato nuovo impulso ai processi di militarizzazione del territorio siciliano. Per il funzionamento degli aerei senza pilota e della nuova supercentrale di spionaggio, il ministro della difesa Ignazio La Russa ha annunciato l’arrivo nell’isola di un “NATO Force Command di 800 uomini, con le rispettive famiglie”. È prevedibile che saranno presto avviati i lavori per realizzare nuovi complessi abitativi per il personale in forza alla stazione aeronavale. I consigli comunali di Motta Sant’Anastasia (Catania) e Lentini (Siracusa) hanno già adottato quattro progetti di variante ai piani regolatori per l’insediamento di residence e villaggi ad uso esclusivo dei militari statunitensi e NATO.
Dovrebbe essere ormai questione di giorni l’arrivo a Sigonella del plotone di 4-5 velivoli RQ-4B “Global Hawk” dell’US Air Force, destinati ad operare in Europa, Medio oriente e nel continente africano. Nella base siciliana sarà pure realizzato il Global Hawk Aircraft Maintanance and Operations Complex, il complesso per le operazioni di manutenzione degli aerei senza pilota. Il progetto, da finanziare con il budget 2010 dell’Air Force Military Construction, Family Hosusing and base Realignment and Closure Programs, è stato definito di “alto valore strategico” da Kathleen Ferguson, vicesegretaria della Difesa, in occasione della sua audizione davanti al Congresso, il 3 giugno 2009.
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Lo scorso anno, il Pentagono ha assegnato alla Northrop Grumman il piano di sviluppo dei nuovi velivoli senza pilota che saranno utilizzati dalle forze navali. Con la prima tranche del programma, a partire del 2015 saranno forniti 68 “Global Hawk” in versione modificata rispetto a quelli già operativi con l’US Air Force. Spesa prevista 1,16 miliardi di dollari. “Una quarantina di questi velivoli UAV saranno dislocati in cinque siti: Kaneohe, Hawaii; Jacksonville, Florida; Sigonella, Italia; Diego Garcia, Oceano Indiano, e Kadena, Okinawa”, hanno dichiarato i portavoce del Dipartimento della Difesa. “Ad essi, nelle differenti missioni navali in tutte le aree del mondo, si affiancheranno i velivoli con pilota P-8 Multi-Mission Maritime Aircraft (MMA), che stanno sostituendo i P-3 Orion in servizio dal 1962”. L’US Navy ha già preannunciato che le “front lines” per la dislocazione dei nuovi P-8 saranno le stazioni aeronavali di Diego Garcia, Souda Bay (Grecia); Masirah (Oman); Keflavik (Islanda), Roosevelt Roads (Porto Rico) e l’immancabile Sigonella.

Da A Sigonella la megacentrale di spionaggio NATO, di Antonio Mazzeo.

8 thoughts on “Il Grande Orecchio della NATO

  1. se per caso qualcuno ancora crede all’imparzialità del comitato che assegna i premi Nobel (in particolare quello per la “pace”):
    http://it.reuters.com/article/topNews/idITMIE59808920091009

    (ANSA) – WASHINGTON, 9 OTT – L’America ha reagito oggi con sorpresa all’annuncio da Oslo che il presidente Barack Obama ha vinto il Nobel per la Pace.La notizia e’ giunta quando negli Usa erano le 5. I media hanno sottolineato che il premio viene assegnato di solito per i risultati ottenuti per una vita di impegno a favore della pace mentre il presidente Obama e’ solo all’inizio della sua opera. La domanda e’ ora come il Nobel incidera’ sul dibattito sulla guerra in Afghanistan e riforma sanitaria.

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  2. Ora Obama è sotto ricatto.
    O cerca veramente di staccarsi da tutte le guerre e dagli impegni imperialistici o farà una figura di m….
    Altrimenti è come aver dato il nobel per la ginecologia ad Erode.

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  3. a noi invece appare un efficace gioco di sponda, nel quale si mostra nuovamente l’indubbia abilità affabulatrice del personaggio:

    (ANSA) – NEW YORK, 9 ott -‘Sono il comandante in capo di una nazione che sta terminando una guerra’,quella in Iraq. Lo ha detto oggi il presidente Obama. Commentando l’assegnazione del Nobel, Obama ha detto di vedere il premio per la pace ”come un’affermazione della leadership degli Stati Uniti.Non pensavo di svegliarmi cosi’ stamattina”, ha aggiunto il presidente, che e’ stato svegliato dal portavoce Robert Gibbs, alle sei del mattino, il quale gli ha dato la notizia giunta da Oslo.

    (ANSA)- NEW YORK, 9 OTT – ”Accetto il premio come chiamata all’azione”.Lo ha detto il presidente Obama, commentando l’assegnazione del premio Nobel per la pace. ”Accetto questo premio – ha precisato – come chiamata all’azione per tutte le nazioni di fronte alle sfide del ventunesimo secolo” ha detto Obama.

    dal Venezuela giunge, al riguardo, almeno un buon consiglio:

    Caracas, 9 ott. – (Adnkronos/Aki) – Reazioni contrastanti in America latina per l’assegnazione del Nobel per la pace a Barack Obama. In Venezuela la notizia e’ stata accolta con stupore da alcuni e con disappunto da altri. E’ “una sorpresa” e un “compromesso”, ha detto il ministro degli Esteri Nicolas Maduro. “E’ una burla per i diritti umani”, ha invece detto il Difensore civico, Gabriela Ramirez.
    “Obama sta appena cominciando a lavorare”, ha obiettato Maduro, che ha chiesto al presidente Usa di dimostrare buona volonta’ rinunciando alle basi militari in Colombia. Per Maduro, alcune decisioni di Obama hanno provocato “tensioni” in varie parti del mondo e per questo “si e’ trattato piu’ di un gran compromesso per la pace che di un premio alla realizzazione di obiettivi”.

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  4. Il ‘Beccamorto’ Durante il Medioevo, quando un uomo moriva, per certificarne la morte veniva chiamato il medico condotto, il quale, per verificare l’effettivo decesso, usava infliggere dolore al deceduto. Il modo più comune utilizzato in quel tempo era un potente morso inflitto alle dita dei piedi, quasi sempre l’alluce. Nel dialetto del popolino, il medico assunse così il nome di ‘beccamorto’. Questa pratica diede origine ad un vero e proprio mestiere. La tradizione prevedeva che tale mestiere fosse tramandato da padre in figlio. Verso la fine del medioevo accadde però qualcosa che cambiò il futuro dei beccamorti. La moglie di uno dei beccamorti più famosi concepì un figlio maschio ne bianco ne nero. Il beccamorto, per evitare l’estinzione del mestiere, domandò alla chiesa la dispensa per poter tramandare la professione al proprio figlio bianconero, dopo aver ricevuto la benedizione, iniziò il suo lavoro di beccamorto. Il caso volle che il suo primo morto fosse un uomo al quale un carro aveva tranciato entrambe le gambe; il ragazzo era indeciso su dove infliggere il morso ma, alla fine, prese una decisione . ….. Nacquero cosi ‘Le pompe funebri’.
    Tanti saluti e buona fortuna a tutti. Piero

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